Tutto da rifare nell’asta per Stefanel. Secondo quanto comunicato dalla stessa azienda, attualmente in amministrazione straordinaria, le due offerte vincolanti di acquisto ricevute lo scorso 14 settembre “sono risultate non conformi ai requisiti previsti nel disciplinare, e inidonee a soddisfare gli obiettivi perseguiti dall’amministrazione straordinaria”. Dunque, non è stato finalizzato nessun tipo di accordo per rilevare la società. Le proposte sono state valutate dal commissario straordinario Raffaele Cappiello. ” Si rende noto – conclude la comunicazione di Stefanel – che la procedura di amministrazione straordinaria Stefanel proseguirà con le attività dirette a conseguire l’obiettivo della cessione del compendio aziendale mediante trattative con tutti i soggetti potenzialmente interessati”.
Stefanel ha ricevuto l’ok del Mise per il programma di cessione in amministrazione straordinaria a giugno.
Una delle due offerte riguardava entrambe le business unit, cioé Stefanel (composta dall’omonimo marchio, dalla sede nell’immobile a Ponte di Piave e dalla rete di oltre 30 punti vendita in Italia e da eventuali partecipazioni in società controllate estere) e Interfashion spa, società che produce e distribuisce abbigliamento a marchio High (in orbita alla controllata lussemburghese Hi-Int Sa, inclusa nel perimetro della business unit). L’altra offerta riguardava invece soltanto la business unit Stefanel.
A luglio le voci parlavano di tre pretendenti, un gruppo industriale italiano e due soggetti finanziari. L’azienda è stata fondata nel 1959 da Carlo Stefanel e nel 1988 ha debuttato alla Borsa di Milano. Il titolo dell’azienda è sospeso dalle negoziazioni dal giugno 2019.