Moody’s migliora l’outlook del retail europeo e americano. Secondo una nota di Moody’s Investor Services, infatti, nei prossimi mesi dovremmo assistere a un miglioramento nel segmento non-food. Secondo l’agenzia di rating, il recupero del settore abbigliamento sarà però lento, vista la riduzione delle occasioni di socializzazione e del lavoro in presenza, che influiscono sulla propensione all’acquisto di capi e accessori nuovi. Moody’s prevede che ricavi ed ebitda del settore apparel, nel 2021, restino sotto i livelli del 2019, al contrario del resto del comparto non-food, che dovrebbe assistere a un miglioramento di vendite e utili rispetto al 2019.
Il ritorno alla crescita dell’Europa è fissato al 2021, ma le economie saranno più deboli che nel 2019.
Gli Stati Uniti potrebbero invece imboccare un trend crescente nei prossimi 12-18 mesi.
Stando a dati diffusi lo scorso giugno, le chiusure permanenti di store negli Stati Uniti potrebbero toccare quest’anno fino a 25mila unità. A dirlo è un’analisi di Coresight Research, diffusa da Retail Dive, secondo cui il 55-60% di queste dismissioni sarebbero localizzate nei mall. Per questi ultimi si rinnova così il problema di ampie metrature che restano vuote.