EssilorLuxottica porta Grandvision in tribunale e avvia un’azione legale. Continuano i problemi nell’acquisizione da parte della società italo-francese della catena retail olandese: lo scorso 18 luglio, infatti, il colosso capitanato da Leonardo Del Vecchio ha fatto sapere in una nota di aver intrapreso un’azione legale presso il Tribunale Distrettuale di Rotterdam, in Olanda, per ottenere informazioni da GrandVision. Il procedimento giudiziario ha come obiettivo quello di valutare il modo in cui la catena olandese ha gestito il corso del suo business durante la pandemia di Covid-19, nonché la misura in cui la stessa ha violato i suoi obblighi ai sensi dell’accordo di supporto. “Nonostante le ripetute richieste – riporta la nota – GrandVision non ha fornito queste informazioni su base volontaria, lasciando EssilorLuxottica senza altra scelta se non quella di ricorrere a procedimenti legali”.
In risposta all’azione legale intentata da EssiLux, sopraggiunge la nota di GrandVision in cui afferma di “non essere assolutamente d’accordo con le richieste di EssilorLuxottica” e di avere “piena fiducia che saranno respinte in Tribunale”. Il gruppo olandese ribatte di aver “risposto di conseguenza” e di continuare “a supportare Essilux con l’obiettivo condiviso di ottenere l’approvazione normativa per la chiusura dell’operazione”.
L’acquisizione di GrandVision, avviata un anno fa, rappresenta la prima grande mossa dopo la fusione tra il gruppo francese Essilor e quello fondato da Leonardo Del Vecchio con l’aggiunta di oltre 7.200 negozi, 37mila dipendenti e 3,7 miliardi di fatturato. Il costo dell’operazione è di 7,2 miliardi, dei quali cinque e mezzo al fondo Hal per il 76% della catena, sulla quale verrà poi lanciata un’Opa residuale a un prezzo di 28 euro. Finora si è registrato il via libera delle autorità Antitrust competenti, tranne quello cruciale della Ue, con la quale Essilux ha in corso colloqui per avere parere favorevole. Proprio la settimana scorsa, secondo quanto riportava in primis il Financial Times, la Commissione europea chiedeva la cessione di negozi in Italia e in un altro Paese europeo, Francia o Paesi Bassi. Essilux, riferiva il quotidiano, “non si è ancora impegnata a cedere i negozi in quanto sostiene che potrebbe essere troppo difficile venderli in un momento di condizioni commerciali particolarmente difficili a causa della pandemia”.
I negoziati tra l’Ue ed ExilorLuxottica si stanno facendo sempre più intensi in vista della scadenza del 20 agosto prossimo, data entro la quale l’autorità sulla concorrenza Ue deve dare il suo giudizio finale sul futuro del comparto degli occhiali.