Gucci ripensa la struttura delle sue sfilate. Il marchio ha scelto di rientrare nel calendario di Milano Moda Uomo durante l’edizione del prossimo gennaio. Dal febbraio 2017, invece, il menswear della griffe del gruppo Kering sfilava in formato co-ed durante Milano Moda Donna. L’ultima passerella maschile della griffe risaliva infatti all’edizione di giugno 2016.
Nei giorni scorsi, il presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa aveva auspicato il ritorno del défilé maschile di Gucci e il posizionamento della sfilata al martedì, in chiusura della manifestazione, aggiungendo di fatto un giorno alla kermesse che si svolgerà dal 10 al 14 gennaio 2020.
La decisione presa dal CEO Marco Bizzarri e dal direttore creativo Alessandro Michele è stata riportata da Mff. Il manager ha infatti inviato a Capasa una lettera pubblicata dal quotidiano: “La coesione di tutti i brand presenti all’interno della Camera della Moda, che lavorano in sintonia, insieme, come un autentico sistema della moda e del lusso, rappresenta un segnale estremamente significativo. Un’esperienza preziosa sulla quale costruire ulteriori iniziative comuni. Tenendo come priorità assoluta il bene del Made in Italy. Ora è bello lavorare tutti insieme anche per la settimana delle sfilate maschili: aggiungere un giorno è la scelta giusta per aggiungere rilevanza e prestigio, restituire alle sfilate maschili di Milano il ruolo che meritano. Milano è la città del nostro Hub di via Mecenate, la città dove il risultato del lavoro di tutti noi, viene presentato davanti al mondo. Milano è la nostra casa, e l’invito a tornare a sfilare a Milano anche con la collezione uomo rende tutti noi molto felici”.
“Quella di Gucci – dichiara in risposta Capasa – è una risposta importante in quanto ridà slancio alla settimana della moda uomo di Milano. Per questo ci tengo a rivolger loro un grande ringraziamento da parte di Camera Nazionale della Moda Italiana. Testimonia una nuova sensibilità dei grandi brand italiani, da Gucci a Prada a Giorgio Armani, che hanno dato disponibilità ad aprire o chiudere la fashion week, fino a Versace, Salvatore Ferragamo, Fendi, Bottega Veneta, Etro e Max Mara, verso il sistema, che ne beneficia nella sua interezza”.