Febbre da second hand, H&M sale al 70% di Sellpy

I vertici di H&M e quelli di Sellpy
Il gruppo H&M continua a investire in Sellpy, pronto a supportare la crescita internazionale della piattaforma di re-commerce, ovvero di rivendita di capi di abbigliamento e accessori. H&M ha iniziato a investire in Sellpy nel 2015 e, da allora, ha preso parte a round di investimenti con il suo braccio di investimento Co:Lab. Con l’ultima immissione di capitale, spiega la nota di H&M, il gruppo svedese “è passato dall’essere azionista di minoranza a proprietario di maggioranza, con una partecipazione di circa il 70% in Sellpy”. Quest’ultima è stata fondata nel 2014 e da allora ha ampliato la sua offerta, diventando una piattaforma completa per la moda di seconda mano. Sellpy si sta ora preparando per l’espansione internazionale, partendo dalla Germania.
La mossa di H&M è solo l’ultima iniziativa nel solco della moda circolare. L’annuncio arriva a poche ore da quello di Farfetch, che ha dato il via a un nuovo progetto sperimentale dedicato ai clienti inglesi. Gli utenti potranno richiedere un sacchetto in cui inserire i propri articoli affidandoli alla logistica di Thrift+, startup specializzata nelle donazioni di prodotti usati, che si occuperà di fotografare, prezzare, catalogare e vendere indumenti e accessori. Un terzo del ricavato della vendita di ciascun articolo verrà devoluto a un’organizzazione benefica scelta dal donatore, un terzo andrà a Thrift+ e il rimante si tramuterà in un credito spendibile su Farfetch.
Pochi giorni fa Burberry ha svelato un programma pilota che offrirà un ‘premio’ alle persone che vendono capi della griffe britannica su The RealReal. La griffe inglese premierà i clienti che vendono i proprio prodotti sul sito, chi usufruirà della piattaforma otterrà, infatti, un incentivo per nuovi acquisti in 18 punti vendita americani di Burberry, dove è prevista un’esperienza di shopping personale esclusiva.
Il mercato resale, secondo il sito specializzato Thredup, dovrebbe raggiungere un giro d’affari di 51 miliardi entro il 2023.