Dopo l’addio alle pellicce, Prada rilegge in chiave green anche uno dei materiali simbolo delle sue collezioni: il nylon. Il gruppo guidato da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada si prepara, infatti, a lanciare “Re-Nylon”, una collezione di sei borse realizzate in nylon ottenuto da plastica oceanica, reti da pesca e rifiuti in fibra tessile. Entro il 2021, Prada punta a bandire il nylon vergine, ricavando i 700mila metri di poliammidi sintetici utilizzati ogni anno da materiali riciclati. “Il prodotto – si legge nella nota di Prada – nasce dall’incontro tra Prada e l’azienda Aquafil, che produce Econyl, un filo di nylon realizzato con rifiuti di plastica recuperati negli oceani, come reti da pesca, o destinati alle discariche come scarti di fibre tessili e vecchi tappeti, che vengono rigenerati. Attraverso un processo di depolimerizzazione e ripolimerizzazione, il filato Econyl può essere riciclato all’infinito senza mai perdere qualità”.
Per presentare i processi su cui si fonda l’iniziativa Re-Nylon, National Geographic, storytelling partner di Prada, realizza una serie di cortometraggi dal titolo “What We Carry”.
“Re-Nylon – conclude la nota della griffe – rappresenta per Prada un ulteriore passo verso la sostenibilità: l’obiettivo è trasformare in nylon Econyl tutti i capi e gli accessori Prada entro la fine del 2021”.