La valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele passa da un accordo con i privati. I soggetti in questione sono due griffe della moda, Prada e Versace, e un attore non legato al fashion, la libreria Feltrinelli, che hanno sottoscritto un accordo per il restauro del Salotto meneghino in vista di Expo 2015. Ad ufficializzarlo è stata una nota diffusa dal Comune di Milano che, dai nuovi locatari, beneficerà di un affitto doppio rispetto ai canoni attuali.
Il valore complessivo dei lavori di restauro e pulizia è stato stimato nell’ordine dei tre milioni di euro e riguarderà la parte della galleria dove i tre soggetti avranno le proprie vetrine. L’operazione ufficializza l’arrivo del brand della Medusa, che prende il posto di Bernasconi e ottiene il via libera dopo un’attesa che dura da maggio, quando l’ingresso era stato bloccato in attesa di un accordo con l’ente pubblico in merito al canone di affitto degli spazi del marchio dell’argenteria.
Rispettando una delibera del luglio 2012, i nuovi locatari verseranno a Palazzo Marino il doppio dei canoni attuali. Per Versace, che andrà a occupare, con concessione in scadenza nel dicembre del 2020, i 255 metri quadrati occupati dall’argenteria Bernasconi, si passerà da un canone annuo di 329.480 euro a 732.183 euro (+120 per cento). Prada, che si stabilirà nelle due vetrine dell’attuale Ricordi media store, oggi in mano a Feltrinelli (accanto agli spazi già in mano al marchio inaugurati nel luglio 2013) e nel piano ammezzato corrispondente, verserà un canone di locazione di 928.930 euro annuali, più del doppio rispetto al canone attuale di Feltrinelli (428.756 euro). Se la libreria porterà un ingresso a propria insegna sulla Galleria (al marchio dell’editoria rimane una vetrina), Prada invece farà fare ingresso in Galleria al suo centro di formazione e al suo museo.
A gennaio partiranno gli studi preliminari dei progetti di riqualificazione: “I privati devono partecipare alla ristrutturazione. Tra i nostri investimenti e quelli privati, la Galleria godrà di un intervento di 4,5 milioni complessivi per il 2015”, sottolineano gli assessori ai Lavori pubblici e al Demanio, rispettivamente Carmela Rozza e Daniela Benelli.
Per ora, nulla si sa circa i tempi di apertura della boutique Versace, che si aggiungerà a quella di via Montenapoleone e si focalizzerà sugli accessori. “Versace ha un legame indissolubile con il bello, l’arte, la cultura. Per questo abbiamo colto al volo l’opportunità di lavorare sotto l’egida del Comune e della Soprintendenza di Milano, e in collaborazione con un’altra azienda di eccellenza del made in Italy. Siamo fieri di contibuire in modo determinante all’obiettivo di restituire a Milano lo splendore di un monumento storico e architettonico come quello di Galleria Vittorio Emanuele II anche, e non solo, in vista dell’importante appuntamento dell’Expo 2015”, ha dichiarato Gian Giacomo Ferraris, AD della società da 408 milioni di euro di fatturato consolidato 2012.