Negli ultimi anni siamo stati coinvolti in una grande trasformazione digital, in parte accelerata dal Covid, in parte largamente prevista ed immaginabile.
Questa ha riguardato in particolare i processi legati al commercio. Facciamo quattro chiacchiere su questo tema con Alfredo Celiberti, CEO & Founder di Drop | e-business & love!, realtà con più di 20 anni di esperienza nell’e-commerce.
Alfredo, Drop è un provider. È cambiato il vostro lavoro nel tempo?
«Molto. Dieci anni fa, l’immagine del full service provider era lo standard di mercato. Oggi, comprensibilmente, è divenuta anacronistica l’accezione full, intesa come soluzione a pacchetto hassle free. Oggi c’è necessità di player abilitanti, adattivi, in grado di accompagnare le aziende attraverso roadmap digital che toccano ogni ambito aziendale in un ecosistema integrato: il retail, l’e-commerce, i marketplace, la logistica, il B2B, ecc.
Tutti fronti logicamente distinti, che richiedono competenze profonde e specifiche, ma integrati e che conversano tra loro. Questo ci chiama a intervenire in maniera custom da progetto a progetto. Uno stack sempre diverso sui tre livelli fondamentali: strategy, sviluppo, operations».
Cosa vi chiedono in particolare le aziende?
«Voglio schematizzare:
- 15-20 anni fa si aspettavano un sito;
- 10 anni fa un sito ed una gestione;
- successivamente anche una roadmap di sviluppo.
Negli ultimi anni le aziende stanno cercando di rifondare il proprio ecosistema integrando tutte le best practice per realizzare una piattaforma commerciale che operi mettendo a sistema tutte le risorse aziendali e tutti gli endpoint. Si vende attraverso retail, sito, marketplaces con merce che parte da n magazzini diversi (negozi, 3pl, magazzino riassortimenti, ecc.).
Esiste una reale tendenza all’insourcing?
Certo, una tendenza appunto. I motivi sono sottintesi a quanto dicevo poco fa: le aziende oggi sono consapevoli della centralità del digitale e vogliono avere controllo e coinvolgimento su ogni singolo asset relativo a questo.
Più che un reale insourcing, oggi le aziende vogliono evitare l’outsourcing tout court che crea inefficienze non agevolando la crescita di una cultura digital aziendale. Oggi, aziende come Drop, vengono chiamate in aiuto e affiancamento su processi di insourcing.