Think Pink torna in pista tra heritage e hi-tech

Tutto torna. Tra i revival della moda di questi mesi si inserisce anche Think Pink. Nato a fine anni 70 tra le montagne californiane dello Yosemite National Park come proposta di capi tecnici per giovani free climbers, il marchio si è affermato durante il decennio successivo nel pieno della cultura dei paninari. In Italia Think Pink è sempre stato legato al segmento sportswear grazie alle coloratissime collezioni composte da felpe, t-shirt e giacche.
Oggi il brand rientra in pista spinto da Man Socks Italia cui fa capo dal 2011, proponendo una collezione uomo e donna A/I 2020 che mixa l’heritage alle tendenze anni 90. Capi tecnici progettati per il mondo dello sci e dello snowboard incontrano una serie di prodotti dal sapore metropolitano.

Felpe, t-shirt, camicie, giacche, chemisier, longuette e pantaloni vedono, in alcuni casi, la combinazione di tessuti diversi come la flanella o il leggero twill di cotone, il resistente nylon, il caldo pile o il classico velluto a coste. La maglieria made in Italy viene proposta con lavorazione a costa inglese bicolore ed è realizzata in misto cashmere. Tra le novità spicca la capsule hi-tech Think Pink Lab che attinge dal mondo sportivo applicando filati ipertecnologici a maglioni classici destinati ad un uso quotidiano. Presenti anche indumenti realizzati in 100% polipropilene: la più leggera microfibra presente sul mercato, così leggera che galleggia sull’acqua.