Una partnership sul filo dell’eccellenza del made in Italy. Ama Pure, griffe carpigiana di stole e sciarpe in cashmere, ha appena svelato una capsule con Simone Fugazzotto, artista milanese noto per le sue opere nelle quali i vizi e le virtù del genere umano vengono reinterpretate attraverso la figura della scimmia. Una collezione in edizione limitata e numerata, nella quale il cashmere della griffe si colora delle opere più famose del giovane creativo.
La capsule collection è già disponibile esclusivamente sul nuovo e-commerce del brand e rappresenta il debutto di Ama Pure nell’e-tail diretto. Il marchio è però già presente all’interno di circa 300 tra i principali concept e department store a livello internazionale. I prodotti timeless Ama Pure si distinguono per la costante attenzione a ogni fase della creazione, dalla ricerca della fibra, dal modo di lavorarla e colorarla, ai colori utilizzati ispirandosi all’arte e alla natura, ma anche nei valori dell’azienda che li produce, il rispetto per la società, per i propri dipendenti, per l’ambiente e gli animali. Un nuovo modo di intrepretare il cashmere che proietta la fibra nella contemporaneità rendendola fruibile anche per un pubblico più giovane.
Tra le proposte della capsule spicca la stola quadrata ‘Alphabet’ che ripropone il volto tatuato della scimmia presente nell’omonimo quadro, il preferito da Fugazzotto, che infatti non l’ha mai messo in vendita. Alphabet è anche protagonista di un plaid prodotto solo su ordinazione. Nella stola rettangolare ‘Cubo di Rubik’ le scimmie si baciano, nascondendo entrambe dietro alla schiena la bomboletta spray con cui hanno colorato la facciata del loro rapporto per farlo funzionare. Il poncho ‘Mohamed Ali gioca sulla duplice personalità dell’omonimo pugile, davanti l’arroganza del campione, che lui indossava come una maschera, espressa dalla scimmia tatuata e con i guantoni, sul retro la scimmia che nasconde dei fiori dietro alla schiena, celebrando la sua personalità più fragile e magica. ‘Vanità’, infine, è l’opera proposta su un plaid realizzato solo su ordinazione, parla di alcuni cliché dell’essere umano maschile e femminile. Il focus è sulla frivolezza della donna e la sua inclinazione a presentarsi al mondo come non è in realtà, attraverso il trucco, e l’ossessione dell’uomo di possedere oggetti preziosi e ostentarli.
