Due mani che serrano nastri in pelle incrociati, simbolo dell’eccellenza artigianale e del saper fare italiano. La location scelta da Tod’s per la sfilata primavera/estate 2025 andata in scena durante Milano fashion week è stata personalizzata dall’inconfondibile tocco di Lorenzo Quinn, artista noto per le sue monumentali sculture di mani in gesso. Ad accogliere gli ospiti dozzine di artigiani ai lati della passerella, intenti a cucire le calzature del marchio marchigiano prima della seconda prova di Matteo Tamburini alla direzione creativa dopo l’esordio dello scorso febbraio. “Volevamo parlare di made in Italy fatto a mano, il collegamento più immediato è stato ingaggiare Quinn famoso per le mani monumentali. L’istallazione parla sia di lui che di noi ma anche del savoir faire italiano, i nastri in pelle rapprendano il dna del brand”, ha spiegato a PambiancoTV lo stilista poco prima dello show. “I primi mesi qui sono stati molto eccitanti, mi sono sentito catapultato in un’esperienza nuova ma molto bella. Il welcoming all’interno dell’azienda, a partire dalla proprietà, è stato molto caldo e partecipativo”, ha aggiunto Tamburini.
“Il fulcro della collezione, del messaggio di Tod’s, è la celebrazione dell’Intelligenza Artigianale contrapposta all’avanzare dell’Intelligenza Artificiale; la valorizzazione dell’individuo, ricordando che al di là di qualsiasi innovazione, dietro ogni prodotto ci sono la conoscenza e le mani di chi lo crea. L’Intelligenza Artigianale significa anche andare controcorrente rispetto a quello di cui si parla oggi, cercare di dare risalto, mettere in primo piano non solo il digitale ma anche il manuale”, ha spiegato il designer a cui ha fatto eco anche Diego Della Valle, presidente e AD del Gruppo Tod’s: “L’intelligenza Artigianale è un pensiero che vuole tenere l’essere umano al centro del processo, che non sfugga dietro qualche diavoleria tecnologica e che si ricordino tutti che qualsiasi cosa facciamo a livello tecnologico dietro ci sono le persone”. Il manager è soddisfatto dell’andamento della fashion week e anche delle filiera nostrana che “viene alimentata dai gruppi leader ma c’è bisogno che i giovani si convincano che questo è un bel mestiere”.
“La mia donna Tod’s – ha fatto presente Tamburini parlando della collezione – è molto rispettosa di ciò che rappresenta il brand. Vuole parlare di eleganza, di elevazione, ed è ciò a cui stiamo lavorando. Non mi piace la definizione ‘quiet luxury’, secondo me la moda non deve mai essere ‘quiet’ in generale, vogliamo un po’ di eccitazione mantenendo sempre come punto focale l’eleganza”.
Lo stilista si è ispirato a un viaggio lungo le coste del Mediterraneo, dove la tradizione incontra lusso discreto e funzionalità. Il trench in cotone o in pelle acquisisce nuovi volumi fluidi in diverse lunghezze, il windbraker è in cotone resinato o in nappa leggerissima. Giacche e camicie in crepe mélange, danno vita a capi sartoriali, come l’abito che abbina la giacca a vita alta e pantaloni slim di nuance diverse. La palette si concentra su tonalità naturali, ispirate alla pietra, alla sabbia e ai colori vibranti dei paesaggi italiani.
L’iconico ‘Gommino’ rimane protagonista della collezione nel modello ‘glove’, dove una serie di anelli si affiancano formando un nuovo motivo e in una versione dalla ricca lavorazione in pelle, interamente intrecciata a mano. La versione sabot si declina in pellami spazzolati o pregiati. Alla famiglia della borsa ‘Di Bag Folio’, anche nella versione hobo in vitello spazzolato, si affianca la ‘Di Bag Swing’ che riprende i toni caldi del bronzo e dell’ocra. I modelli ‘Barretta’, impreziositi dalla sottile fascia in metallo, nuovo segno distintivo di Tod’s, si arricchiscono della versione tracolla e secchiello.