La corsa del fast fashion non sembra prossima a fermarsi. Ultima conferma, i risultati semestrali di Inditex, che ha chiuso la prima parte del suo fiscal year con ricavi per 18,1 miliardi di euro, in crescita del 7,2% a cambi correnti (+10,2% a valuta costante). Un risultato che si pone lievemente al di sopra delle aspettative del consensus, fissato intorno ai 18 miliardi, grazie a, evidenzia Barclays, “una crescita resiliente del fatturato, una maggiore redditività e un inventario inferiore”. Di conseguenza, sarebbero confermate anche le indicazioni per il resto del fiscal year.
Sul fronte della redditività, anche l’utile lordo del colosso spagnolo, salito del 7,5% a quota 10,5 miliardi di euro, mentre il margine lordo ha raggiunto il 58,3%, in progressione di 19 punti base rispetto al primo semestre del 2023. Tutte le voci di spesa, si legge nella nota, “hanno evidenziato un’evoluzione favorevole”, e le spese operative sono aumentate del 6,8%, al di sotto dell’incremento delle vendite. L’ebitda, intanto, è aumentato dell’8,1%, raggiungendo i 5 miliardi di euro e l’utile netto è cresciuto del 10,1%, attestandosi a 2,8 miliardi di euro, sopra i 2,77 pronosticati dagli analisti. Il dividendo finale per l’esercizio 2023, pari a 0,77 euro per azione, sarà pagato il 4 novembre 2024.
Óscar García Maceiras, CEO di Inditex, ha commentato così i risultati finanziari: “Il design e la qualità della nostra proposta di stile e l’esperienza che offriamo ai clienti, insieme all’efficienza e alla crescente sostenibilità delle attività, sono la chiave della solidità di questi risultati. Il nostro modello completamente integrato continua a generare opportunità per una crescita redditizia in tutti i concept, le regioni e i canali”.
Guardando all’avvio del secondo semestre dell’anno, Inditex si mostra fiduciosa, anticipando che “i clienti hanno accolto favorevolmente le collezioni autunno/inverno”. Tra il primo agosto e l’8 settembre, infatti, le vendite (sia in store sia online) sarebbero aumentate dell’11% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Questa mattina le azioni di Inditex segnano un rialzo di oltre quattro punti percentuali alla Borsa di Madrid, in risposta soprattutto, osserva Reuters, allo slancio ritrovato dell’inizio delle vendite autunnali dopo una stagione estiva tutto sommato fiacca. Il clima incerto che ha fatto da sfondo al secondo trimestre, infatti, e che gli ha impedito di brillare come avrebbe potuto, sottolinea ancora l’agenzia di stampa, ha fatto del primo semestre del colosso della moda low cost un periodo in crescita ma con meno impeto del medesimo periodo dell’anno precedente. Una contingenza che ha interessato anche i competitor del segmento fast fashion, da H&M a Primark. Più in generale, il secondo quarter di Inditex sembra proseguire lungo il trend di normalizzazione già emerso nei primi tre mesi dell’anno, con vendite in crescita ‘solo’ del 7,1 per cento.
Al centro dell’agenda per l’orizzonte a breve termine, “miglioramento della proposta fashion e della customer experience, maggiore attenzione alla sostenibilità e la valorizzazione del talento e del personale”, per favorire “una crescita di lungo periodo”. Previsto, inoltre, un aumento della produttività delle vendite negli store, con una crescita dello spazio lordo attesa a +5% tra il 2024 e il 2025 e un una serie di investimenti volti ad “aumentare la differenziazione competitiva del gruppo”. Stimata, infatti, una spesa in conto capitale di circa 1,8 miliardi di euro e in programma un piano di espansione logistica sia per il 2024 sia per il 2025, con un piano di investimenti biennale incentrato sull’espansione del business, con un budget di 900 milioni di euro.
Indubbia, in ogni caso, la parabola sempre ascendente del gigante della modo a basso costo, in costante crescita negli ultimi dieci anni, eccezion fatta per la battuta d’arresto subita universalmente da tutto il segmento fashion nel 2020.