Kering ha reso noto il turnover dei primi sei mesi dell’anno: i ricavi sono stati pari a 9 miliardi di euro, in calo dell’11% sia a tassi correnti che su base comparabile. L’utile netto è stato pari a 878 milioni di euro, in calo di circa il 50% rispetto a 1,78 miliardi del primo semestre 2023, inferiore alle previsioni degli analisti che si aspettavano fosse intorno ai 930 milioni.
Nel secondo trimestre del 2024, i ricavi sono stati pari a 4,5 miliardi di euro, anch’essi in calo dell’11 per cento. Le vendite derivanti dal canale retail diretto sono diminuite del 12% su base comparabile nel secondo trimestre. I ricavi wholesale sono diminuiti del 6% su base comparabile.
Le previsioni di Kering su Kering si sono avverate. Lo scorso aprile, in concomitanza con la diffusione dei dati relativi al primo trimestre, il gruppo francese cui fanno capo le maison Gucci, Bottega Veneta, Saint Laurent, Alexander McQueen, Balenciaga e Brioni, aveva predetto un “calo del 40-45% nel risultato operativo corrente del primo semestre 2024 rispetto alla prima metà del 2023”.
Nella prima metà dell’anno infatti il reddito operativo ricorrente è sceso del 42% a 1,6 miliardi di euro. “Il margine operativo ricorrente è stato del 17,5%, significativamente inferiore rispetto alla prima metà del 2023, derivante da una leva operativa negativa”, si legge nella nota finanziaria. “Alla luce delle incertezze che continuano a incidere sull’evoluzione della domanda dei consumatori di lusso nei prossimi mesi, e a seguito del rallentamento registrato nella prima metà del 2024, il risultato operativo corrente di Kering nella seconda metà del 2024 potrebbe essere inferiore di circa il 30% rispetto alla seconda metà del 2023”, ha affermato il colosso d’Oltralpe.
In mattinata il titolo di Kering vede un calo di circa l’8,5 per cento.
Osservando i risultati delle singole maison, i ricavi di Gucci sono stati di 4,1 miliardi di euro, in calo del 20% a tassi correnti (-18% su base comparabile). Le vendite del canale retail diretto sono diminuite del 20%, mentre i ricavi wholesale sono diminuiti del 9 per cento. Nel secondo trimestre le vendite hanno visto una flessione del 20% (19% su base comparabile), con un calo del 20% nella rete retail gestita direttamente. Le prestazioni in ciascuna regione sono state sostanzialmente in linea con quelle del trimestre precedente, compreso un continuo e marcato calo nell’Asia-Pacifico. “La nuova offerta di Gucci, lanciata nei negozi come pianificato, è stata ben accolta, mentre le vendite dei carryover sono state basse”, specifica Kering.
L’utile operativo ricorrente di Gucci è stato pari a 1 miliardo di euro nella prima metà del 2024. Il margine operativo ricorrente è stato del 24,7 per cento.
I ricavi di Yves Saint Laurent nella prima metà del 2024 sono stati di 1,4 miliardi di euro, in calo del 9% (-7% su base comparabile). Sempre su base comparabile, le vendite della maison francese attraverso la rete retail sono diminuite del 6%, mentre i ricavi wholesale sono diminuiti del 25 per cento. Nel secondo trimestre del 2024, le vendite sono calate del 9% a tassi correnti e comparabili, con un calo dell’8% nella rete retail. La performance è peggiorata nell’Asia-Pacifico, mentre le tendenze in Giappone hanno mostrato un miglioramento sequenziale. “La maison ha portato avanti iniziative rivolte alla clientela locale e le sue nuove collezioni sono state accolte molto bene”. I ricavi whoelsale sono diminuiti del 25% nel secondo trimestre.
L’utile operativo ricorrente di Yves Saint Laurent è stato di 316 milioni di euro nel primo semestre e il suo margine operativo ricorrente è stato del 22 per cento.
Bottega Veneta ha registrato, specifica la nota “un primo semestre record”, con ricavi pari a 836 milioni di euro, invariati rispetto a quanto riportato e in crescita del 3% su base comparabile. Su base comparabile, le vendite della rete retail sono aumentate dell’8%, mentre i ricavi wholesale sono diminuiti del 19 per cento. L’utile operativo ricorrente di Bottega Veneta per la prima metà del 2024 è stato pari a 121 milioni di euro e il suo margine operativo ricorrente è stato del 14,5%, “riflettendo significative spese di comunicazione ed eventi di clientela altamente esclusivi”. Nel secondo trimestre, i ricavi del brand italiano sono aumentati del 2% (+4% su base comparabile). Le vendite nella rete retail gestita direttamente sono aumentate del 7% su base comparabile, supportate da una crescita a due cifre in Western Europa e Nord America e forte slancio in Medio Oriente. Le vendite nella regione Asia-Pacifico sono state resilienti. I ricavi wholesale sono diminuiti del 13 per cento.
I ricavi delle altre maison nel primo semestre 2024 sono stati di 1,7 miliardi di euro, in calo del 7% reported e del 6% su base comparabile. Su base comparabile, le vendite della rete di vendita al dettaglio gestita direttamente sono aumentate dell’1%, mentre il ramo wholesale è diminuito del 21 per cento.
L’utile operativo corrente delle altre maison nel primo semestre 2024 ammonta a 44 milioni di euro, con un margine operativo corrente del 2,6 per cento. “Tale performance è attribuibile al significativo reinvestimento nelle comunicazioni di Balenciaga e all’impatto della transizione di Alexander McQueen, mentre Boucheron ha realizzato un utile operativo nettamente più elevato”.
Le vendite degli altri marchi nel primo semestre del 2024 si attestano a 1,7 miliardi di euro (-7% a tassi correnti e -6% a tassi comparabili). Le vendite del secondo trimestre del 2024 segnano un calo del 5% a tassi comparabili, con performance differenti a seconda dei marchi. Le griffe di gioielleria Boucheron e Pomellato registrano entrambe una crescita a due cifre. Le vendite di Balenciaga hanno confermato una progressiva ripresa. Alexander McQueen prosegue nella sua transizione creativa, mentre Brioni è in crescita a due cifre.
Nel primo semestre del 2024, le vendite di Kering Eyewear e corporate hanno raggiunto 1,1 miliardi di euro. La performance riguarda essenzialmente all’attività di Kering Eyewear e di Kering Beauté, quest’ultima comprendendo le vendite di Creed. Il fatturato di Kering Eyewear nel primo semestre del 2024 raggiunge i 914 milioni di euro, in crescita del 5% a tassi correnti e del 6% a tassi comparabili. Nel primo semestre, il risultato operativo corrente di Kering Eyewear raggiunge i 196 milioni di euro. Nel corso del secondo trimestre, le vendite di Kering Eyewear sono cresciute del 3% a tassi comparabili così come a tassi correnti, sostenute dal buono sviluppo dei marchi del portafoglio.
“In un contesto di mercato complesso, che grava sia sulle vendite che sulla nostra redditività, stiamo lavorando intensamente per creare le condizioni di un ritorno della crescita – dichiara François-Henri Pinault, presidente e CEO di Kering -. Le nostre maison proseguono nelle loro traiettorie di investimento per arricchire l’offerta, rafforzare l’impatto delle attività di comunicazione e consolidare l’esclusività della distribuzione. È nostro obiettivo di far sì che ognuno di questi investimenti sia in grado di generare valore nel lungo periodo. Nonostante lo scenario corrente continui a condizionare il raggiungimento dei nostri obiettivi, la nostra determinazione e fiducia sono più forti che mai”.