Si è chiuso superando gli 1,23 miliardi di euro con una crescita dell’8% a cambi correnti (dell’11% a cambi costanti) il primo semestre di Moncler. In linea con quanto previsto dagli analisti, dopo aver archiviato un fatturato di 818 milioni nei primi tre mesi dell’anno, nel solo secondo quarter il gruppo ha totalizzato ricavi pari a 412,2 milioni e un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nei primi sei mesi dello scorso anno il player italiano aveva raggiunto 1,13 miliardi.
Controtendenza rispetto a molti dei principali player del settore, il gruppo guidato da Remo Ruffini continua a dimostrarsi solido nel mercato asiatico (che include Apac, Giappone e Corea), dove le vendite del brand di punta sono salite del 19% a quota 513 milioni (nel Q1 2024 la crescita era del 26% a tassi costanti e del 19% a tassi correnti). “Nel secondo trimestre – precisa infatti l’azienda nel report – i ricavi della regione sono cresciuti del 6% anno su anno, trainati dalla forte crescita registrata in Giappone, sostenuta soprattutto dai turisti, e dalla performance positiva della Cina continentale, nonostante la difficile base di confronto e l’aumento dei consumi cinesi all’estero. La Corea e il resto dell’Apac hanno registrato trend più deboli”. Sono seguite poi la regione Emea (+12%), dove – si legge nella nota – “i clienti cinesi, americani e coreani si sono confermati i principali contributori degli acquisti da parte dei turisti nella regione”, e le Americhe (+8%). Complessivamente il marchio Moncler ha visto le proprie vendite crescere del 15% rispetto ai primi sei mesi del 2023, superando il miliardo di ricavi.
A scendere di cinque punti percentuali è stato invece Stone Island, che nel semestre ha sfiorato i 189 milioni. Anche nel caso di Stone Island ad incidere positivamente sulla performance è stato il mercato asiatico con un incremento del 27 per cento. In negativo invece area Emea (-12%) e Americhe (-21%). A pesare principalmente è stato il canale wholesale (-28%), compensato però dalla crescita a doppia cifra de canale Dtc (+27%).
Rispetto alla redditività, il gruppo del lusso italiano ha registrato un utile netto di 180,7 milioni, rispetto ai 145,4 milioni raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente, e un Ebit a quota 258,7 milioni, superiore alle stime di 247 milioni.
“Siamo molto soddisfatti dei solidi risultati ottenuti nel primo semestre dell’anno, in un contesto operativo di generalizzata complessità per il settore del lusso – ha commentato il presidente e AD Remo Ruffini -. Entrambi i nostri marchi hanno registrato una forte crescita nel canale Dtc in tutte le regioni e il Gruppo ha raggiunto un risultato operativo importante, superando i 250 milioni di euro. ll contesto macroeconomico globale è altamente volatile e imprevedibile, e i trend di settore sono in continua normalizzazione. Questo ci richiede di mantenere un approccio vigile, e di rimanere concentrati sulla nostra flessibilità operativa e sulla reattività. Allo stesso tempo, sono convinto che le iniziative strategiche che stiamo portando avanti sia in Moncler sia in Stone Island, il nostro profondo legame con le nostre community, la continua ricerca dell’eccellenza del prodotto e la nostra attenzione verso una crescita selettiva e di alta qualità,
continueranno a rafforzare i nostri marchi nei mesi e negli anni a venire.”