Le indiscrezioni sembrano essersi rivelate vere: Hudson Bay Company (Hbc), a cui fa capo Saks, sarebbe prossimo all’acquisizione del gruppo texano Neiman Marcus Group (che controlla anche i negozi Bergdorf Goodman). A darne notizia è il Wall Street Journal, secondo cui i due gruppi, i cui contatti sono in corso già da qualche anno, sarebbero giunti all’accordo dopo una negoziazione durata alcuni mesi. Il risultato sarà una maxi operazione da 2,65 miliardi di dollari (circa 2,45 miliardi di euro) che segna la nascita del nuovo gruppo Saks Global.
Ora Saks Global, il cui portfolio è stimato di circa 7 miliardi di dollari e che potrebbe arrivare a toccare i 10 miliardi di ricavi, sempre secondo la testata Usa, controllerà circa 75 negozi e 100 outlet, e competerà principalmente con Macy’s, di cui fanno parte anche le insegne Bloomingdale’s e Nordstrom, nel panorama dei grandi magazzini statunitensi. La storica catena a stelle e strisce naviga, però, da tempo in cattive acque, e rischia di prestare il fianco al neonato gigante dei department store, che con ogni probabilità beneficerà ampiamente di una così massiccia aggregazione all’interno di un settore in generale rallentamento.
Ulteriore nota d’interessa per il deal dal valore stellare è il coinvolgimento di Amazon, che entra con un quota di minoranza non meglio specificata nel capitale di Saks Global e che potrebbe mettere a disposizione la propria piattaforma logistica e i servizi digital per le vendite online. Tra i soci di minoranza anche la società di private equity Apollo e Salesforce. A testimoniare l’importanza degli investimenti sul fronte tech, anche la nomina di Marc Metrick, CEO della divisione e-commerce di Saks, come guida di Saks Global. Non ancora chiaro, invece, il futuro dell’amministratore delegato del gruppo Neiman Marcus, Geoffroy van Raemdonck.
Come osserva il New York Times, un’operazione così ambiziosa nel ridefinire gli equilibri del retail d’oltreoceano rischia però di finire nel mirino della Federal Trade Commission, a settembre impegnata anche con il deal Capri Holdings–Tapestry.
Saks, dal canto suo, non è nuova a mosse di ‘salvataggio’ di questo tipo: nel 2021 Hbc, con Saks al seguito, è stato coinvolto in un’operazione che aveva ridato linfa vitale a Barneys, altra storica catena di mall newyorkese finita in bancarotta e poi acquisita da Authentic Brands Group, che presso Saks Fifth Avenue aveva aperto l’ampio e strategico corner ‘Barneys at Saks’.
Per quanto riguarda l’assetto di Saks Global, il nuovo player combinerà negozi e immobili di lusso, tra cui Saks Off 5th e Bergdorf Goodman (di proprietà di Neiman Marcus), mentre l’attività canadese di Hbc, costituita dai grandi magazzini Hudson’s Bay, tra le altre proprietà, sarà ricapitalizzata e avrà vita propria.
Hbc avrebbe, inoltre, anche confermato la chiusura di un finanziamento a termine impegnato di 1,15 miliardi di dollari da parte di fondi di investimento e conti gestiti da soci di Apollo, nonché di una linea di credito revolving da due miliardi di dollari da parte di diverse banche, tra cui Bank of America e Morgan Stanley.