Save the Duck ha ufficialmente costituito Save the Duck Japan Inc. Si tratta di un investimento congiunto tra il brand italiano di outwear e lifestyle e Teijin Frontier K.K. con sede a Osaka. “Siamo molto orgogliosi di annunciare questa join venture”, ha dichiarato Nicolas Bargi, fondatore e AD di Save the Duck in una nota. “Si tratta di un importante traguardo per noi, che rafforzerà la nostra presenza sul mercato giapponese, fondamentale per la nostra espansione nell’area Apac”.
Nelle ultime tre stagioni, Save the Duck ha già gestito alcuni pop-up store all’interno di grandi magazzini ed edifici commerciali in Giappone, principalmente a Tokyo, Nagoya e Osaka, con circa 30 sedi a livello nazionale. Questa strategia ha portato a triplicare le vendite nell’autunno inverno 2023-24 rispetto all’autunno inverno 2020-21.
I capi del brand italiano, che ha archiviato il 2022 con un fatturato di oltre 60 milioni di euro (+21% rispetto all’anno precedente), sono 100% animal-free, sono privi di piume, pelle e pellicce non sono utilizzate, così come altre materie prime di origine animale. L’azienda persegue infatti da anni obiettivi sostenibili per annullare l’impatto ambientale e sociale delle sue collezioni. In futuro, il marchio prevede di ampliare la propria gamma di prodotti a partire dalla stagione primavera/estate 2025, focalizzandosi sugli articoli della collezione Smartleisure, dal taglio più lifestyle, oltre alla tradizionale linea di capispalla orientata all’autunno.