Il 2023 si è chiuso in leggero calo per le vendite estere della moda bebè. Secondo le elaborazioni effettuate dal centro studi di Sistema Moda Italia, lo scorso anno l’export relativo all’abbigliamento per neonati (per il quale si possono isolare le voci doganali di pertinenza e, quindi, i flussi commerciali con l’estero per Nazione) ha visto una flessione dell’1,8%, portandosi a circa 156,8 milioni di euro.
Il Vecchio Continente e le aree extra europee hanno però contribuito in maniera molto differente; il primo, che rappresenta il 49,5% delle vendite, segna una decrescita dell’11,5%, le seconde crescono del 10 per cento. Sul dato di comparto pesano i principali partner europei: Spagna, Francia e Svizzera, primi tre paesi di destinazione per la moda bebè, calano rispettivamente del 16%, del 10,4% e del 41,4 per cento. In quarta posizione gli Stati Uniti che volano con una crescita del 64,5% ed assorbono il 6,5% di comparto. Seguono Regno Unito (-3,4 %) e Germania (-4,8 per cento). In forte controtendenza anche la Cina in settima posizione e gli Emirati Arabi (+23,6 per cento). Variazioni positive sono state rilevate anche dalla Polonia (+35,3%) e Ungheria (+5,3 per cento), sebbene rappresentino entrambe meno del 3% delle esportazioni di comparto. Sebbene per anni il mercato Russo sia stato il primo sbocco del childrenswear italiano, nel 2023 il giro d’affari è calato del 9,7 per cento.
Anche nel caso dei flussi in ingresso, sempre con riferimento al solo abbigliamento bebè, si evidenzia un calo, nella misura del 7,3%, per un totale di 348,5 milioni di euro.
Secondo le rilevazioni di Sita Ricerca effettuate per conto di Sistema Moda Italia, nell’anno solare 2023 il sell-out di moda junior (accezione questa che comprende l’abbigliamento in maglia e tessuto per ragazzi/e di età tra 0-14 anni, intimo ed accessori inclusi) perde, rispetto al 2022, il 3,7% a valore e il 4% a volume. Sotto il profilo merceologico, il segmento bambina, strutturalmente preponderante, è quello che presenta il calo minore in termini di spesa (-2,8%), seguito dal bambino in flessione del 3,7% e infine dal neonato che, con una variazione negativa pari al 6,1%, registra la dinamica peggiore.
L’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone ha ricordato che nel 2008 in Italia sono nati 570 mila bambini, nel 2023 i neonati sono stati 380mila, “un calo demografico significativo che impatta anche sulle attività, occorre lavorare come strategie per il Paese più che in termini fieristici”. Il manager ha inoltre comunicato che in Italia la distribuzione del kidswear è al 50% in mano alle catene, il 30% alla grande distribuzione organizzata, il 10% è legata alle boutique indipendenti e appena l’8% all’e-commerce.
I dati sono stati resi noti durante la conferenza di presentazione della prossima edizione di Pitti Bimbo, in calendario dal 19 al 21 giugno 2024. Oltre alle collezioni primavera/estate 2025, la manifestazione presenterà anche una ricca selezione di proposte lifestyle. Sono 170 i brand finora confermati, in calo del 25% rispetto a un anno fa, dei quali il 65% circa proveniente dall’estero.
Il percorso del salone in Fortezza da Basso ospiterà le sezioni 100% Bambino, The Kid’s Lab!, e The Nest, progetto che affianca i brand al debutto sul mercato. Insieme al mondo fashion e lifestyle, confermata la presenza di PittiPets, new entry presentata a gennaio scorso. Non mancheranno momenti di networking, formazione specifica, strategie e aggiornamento attraverso eventi e workshop per espositori, compratori e stampa. Palcoscenico di tutto questo sarà la Networking Lounge, un luogo deputato non solo al business ma anche al confronto su più livelli attraverso eventi come lo speed dating ‘Lemon Connect – Time to Meet’ e i workshop con Shop Survivor e Istituto Marangoni.
Un’attenzione speciale verrà riservata alla comunicazione social che, attraverso un rebranding affidato alla designer e branding specialist francese Sarah Livescault, supporterà aziende e buyer nel farsi conoscere.
“Da alcune edizioni, Pitti Bimbo ha cambiato pelle – ha dichiarato Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine -. Partita come un classico tradeshow, oggi la nostra manifestazione si è fatta più composita e articolata. Non solo di prodotto, ma anche di servizio. Un’evoluzione che a giugno porterà a compimento l’obiettivo che ci eravamo prefissato: trasformare l’appuntamento in Fortezza in un momento di accrescimento professionale oltre che di business”.
Come per Pitti Uomo, anche la 99esima edizione di Pitti Bimbo seguirà il tema Pitti Lemon, protagonista della nuova campagna adv coordinata dal creative director Angelo Figus e interpretata dall’illustratrice Alessandra De Cristofaro.