Shein corre in vista dell’Ipo. Il dragone dell’ultra fast fashion ha chiuso il 2023 – riporta il Financial Times citando “fonti vicine all’azienda” – con ricavi per 45 miliardi di dollari (circa 41,7 miliardi di euro) e profitti per 2 miliardi. Nel 2022, secondo le stime Shein aveva registrato utili per circa 700 milioni di dollari e il fatturato era salito del 44% a 22,7 milioni.
Il colosso cinese dalla moda low cost si conferma, dunque, una della aziende più redditizie del settore, arrivando a superare la svedese H&M, che nell’esercizio terminato a novembre 2023 ha totalizzato ricavi pari a circa 21 miliardi di euro e utili da 810 milioni. Solo Inditex, casa madre di Zara, ha superato Shein sul fronte dei profitti nel 2023, sfiorando i 6 miliardi di euro, ma non nei ricavi (fermatisi a circa 36 miliardi).
La quotazione di Shein è nell’aria da tempo, e se lo sbarco a New York sembra profilarsi sempre più tortuoso, ha fatto recentemente capolino anche la prospettiva di una Ipo londinese. D’altronde, il player sarebbe diventato uno dei maggiori rivenditori di abbigliamento in Uk, e secondo la stampa britannica avrebbe registrato vendite per oltre 1 miliardo di sterline (circa 1,17 miliardi di euro) nei 16 mesi fino alla fine di dicembre 2022. Come già comunicato da Bloomberg, la società punterebbe a una valutazione di circa 90 miliardi di dollari nell’ambito della quotazione.