Il mercato italiano degli orologi da polso nel 2023 vale complessivamente poco meno di due miliardi di euro, in flessione (-5%) rispetto all’anno precedente. Questa è la stima elaborata da GfK Italia per Assorologi sulla base dell’analisi comparativa delle diverse fonti di informazione disponibili tra cui, principalmente, l’indagine mensile realizzata dalla stessa GfK per monitorare le vendite di orologi da parte dei punti di vendita (retail panel) e la ricerca annuale realizzata per conto dell’associazione sugli acquisti di orologi da polso da parte del consumatore italiano (consumer panel).
Secondo l’indagine ‘Consumer 2023’ dedicata al consumatore italiano (indipendentemente dal canale d’acquisto) gli orologi acquistati sono circa 5,3 milioni (-3,8% rispetto al 2022), con una contrazione a valore (1,30 miliardi, -3% sul 2022), mentre l’indagine ‘Retail’ dedicata al canale orologerie (indipendentemente dalla nazionalità dell’acquirente) evidenzia un mercato da 3,7 milioni di pezzi (-6,7%) per un valore di 1,1 miliardi (-8,1 per cento).
La ricerca evidenzia dunque una “faticosa tenuta del mercato” che, pur mantenendosi in oscillazione intorno ai due miliardi di valore, manifesta segnali di sofferenza sia a volume che a valore soprattutto a partire dalla seconda parte dell’anno. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, il canale online è in calo (-34,2% a quantità, -23,3% a valore) a conferma che “il picco raggiunto in tempo di pandemia ha rappresentato un valore-limite adesso in fase di riduzione”. Si conferma invece strategico canale delle gioiellerie.
I driver di acquisto più importanti sono, ancora una volta, il design (32%), la marca (31%) e il prezzo (26%). Tra le occasioni d’acquisto, il Black Friday risulta “irrilevante” per il mercato dell’orologeria.
Dal focus sul segmento smartwatch, si evince che il 25% dei consumatori ne possiede almeno uno. Gli acquisti 2023 di smartwatch sono stimati in circa 2,6 milioni di pezzi con una crescita di circa 300mila pezzi rispetto all’anno precedente.
Commentando il calo dei 12 mesi, il presidente Assorologi, Marcello Borsetti ha dichiarato: “Se consideriamo il contesto nel quale ciò si è realizzato, ovvero una situazione macroeconomica poco brillante, un fenomeno inflazionistico che speriamo sia in esaurimento, ma ancora presente, il susseguirsi di eventi internazionali eccezionali, un consumatore ‘in balia’ di questi eventi che mostra una bassa propensione all’acquisto, il mio commento è che il mercato dell’orologio ha mostrato una buona tenuta”. “Questo – ha aggiunto – testimonia il valore e il radicamento dell’orologio nelle aree di interesse del consumatore italiano e mi lascia confidente che con un miglioramento delle condizioni esogene, che tutti noi auspichiamo, il nostro mercato possa riprendere una tendenza positiva”.