Terzo anno record per le esportazioni di orologi svizzeri. Secondo i dati pubblicati, come di consueto, dalla Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH), nel 2023 le vendite all’estero di lancette elvetiche hanno evidenziato un aumento del 7,6% a 26,7 miliardi di franchi svizzeri (28,6 miliardi di euro). Nel full year, i dieci mercati principali riportano il segno più: Stati Uniti a +7%, Cina a +7%, Hong Kong a +23%, Giappone a +7%, Regno Unito a +7%, Singapore a +2%, Germania a +5%, Francia a +8%, Emirati Arabi Uniti a +12%, Italia a +9 per cento.
Tuttavia, segnala Bloomberg, va tenuto presente il rallentamento della performance del comparto tra prima e seconda metà dell’anno: nel secondo semestre il balzo delle vendite è stato del 3,6%, contro il +11,8% dei sei mesi precedenti. “Il primo semestre del 2023 è stato un successo, in particolare in Cina e negli Stati Uniti. Hong Kong ha ripreso vigore e resta una piattaforma di distribuzione importante verso altri mercati asiatici, malgrado la riduzione considerevole del numero di punti vendita durante la pandemia. Il secondo semestre è stato invece nettamente più calmo per l’insieme del settore”, ha spiegato alle agenzie di stampa Oliver Müller, fondatore di Luxeconsult.
Nel solo mese di dicembre le esportazioni di orologi sono aumentate del 5,5 per cento. La Federazione dell’orologeria svizzera ha precisato che si è trattato “dell’aumento più marcato” della seconda metà dell’anno, ma anche che le performance di dicembre non sono state uniformi a livello geografico. Accanto agli Stati Uniti (+11,6%), l’export è cresciuto verso Hong Kong (+15,2%), Giappone (+26,8%) ed Emirati Arabi Uniti (+11,8%), mentre oltre alla Cina (-6,95%) risultano in flessione Regno Unito (-12,1%), Singapore (-7,4%), Germania (-2,3%) e Corea del Sud (-3 per cento).
L’industria svizzera dei segnatempo rappresenta oltre il 50% del fatturato mondiale del settore ed esporta oltre il 90% della sua produzione. Le vendite all’estero di orologi svizzeri hanno evidenziato dei record nel 2021 e nel 2022, lasciandosi alle spalle gli stop dettati dalla pandemia di Covid-19 nel 2020. Nel 2022 il loro valore è salito a 24,8 miliardi di franchi, registrando una crescita dell’11,4%, dopo un rimbalzo del 31,2% nel 2021. Nel 2023 la fase di espansione è dunque proseguita. L’obiettivo del 2024 è verosimilmente quello di conservare l’attuale tasso di crescita nelle esportazioni.