La maison Salvatore Ferragamo conferma i target di sviluppo fissati dalla ‘gestione Gobbetti’, pur con uno slittamento dei tempi, e nonostante vendite in calo nel 2023, registra uno sprint rialzista del titolo (+5%) a Piazza Affari. I ricavi consolidati di gruppo per l’esercizio 2023 ammontano a 1,157 miliardi di euro, in calo del 7,6% a cambi correnti (del 8,1% a cambi costanti) rispetto all’esercizio 2022. Il dato, spiega Reuters, è in linea con le attese.
Il canale retail ha registrato una flessione delle vendite del 10,8%, mentre il wholesale ha riportato un -12,1 per cento. Guardando ai mercati, l’area Asia Pacifico ha registrato una diminuzione del 13,1%, il Giappone del 12,6%, mentre l’area Emea ha registrato un aumento del 3,3 per cento. Tra i segni meno anche il Nord America, che ha lasciato sul terreno il 19,2%, in un contesto di generale decelerazione.
“Il 2023 è stato un anno di lavoro molto intenso in cui abbiamo fatto dei significativi progressi nella transizione verso il nuovo corso – ha commentato l’amministratore delegato di Ferragamo, Marco Gobbetti -. È stata rafforzata la piattaforma di identità, di prodotto e di comunicazione, infondendo nuova energia nel marchio, e iniziando a riscontrare, soprattutto a fine anno, segnali incoraggianti dalle vendite di nuovi prodotti. Abbiamo lavorato anche sull’ottimizzazione della rete distributiva e sul nuovo concept store, che sarà svelato a febbraio, nel negozio donna di Milano, in occasione della sfilata”.
“Si tratta di un altro passo fondamentale del nostro percorso – ha aggiunto il numero uno della griffe -. Siamo consapevoli del lavoro che ci attende e siamo fiduciosi che la nostra strategia farà emergere il potenziale di Ferragamo. Il difficile contesto di mercato, con il rallentamento della domanda di beni di lusso, potrebbe influire sui tempi delle nostre previsioni iniziali; nonostante ciò, il commitment verso i nostri obiettivi strategici resta immutato”.