Levi Strauss fa causa a Brunello Cucinelli per violazione di trademark. Oggetto del contenzioso, l’etichetta rossa rettangolare da tasca applicata ai pantaloni di cui il marchio italiano di menswear avrebbe violato il brevetto.
L’azienda americana specialista del denim, si legge su Reuters, ha depositato la denuncia alla corte federale di San Francisco, portando in tribunale 14 capi di abbigliamento firmati Brunello Cucinelli che si fregerebbero della propria caratteristica ‘linguetta’ rossa, sostenendo che il suo plagio potrebbe essere fuorviante per i consumatori, con conseguenti ripercussioni sulle vendite “incalcolabili e irreparabili”.
Levi Strauss avrebbe affermato di avere fatto dei tentativi per risolvere la disputa senza passare per vie legali, senza riuscirci. Brunello Cucinelli non ha rilasciato commenti al riguardo. Ora la causa richiederebbe di porre fine alle vendite dei prodotti incriminati, un risarcimento ancora non specificato per i danni arrecati, compresi i mancati introiti, e altri provvedimenti.
Non si tratta del primo episodio in cui il marchio a stelle e strisce tenta di difendere la propria iconica etichetta, registrata 85 anni fa. Nel 2018 era stato accusato Kenzo, mentre nel 2019 Saint Laurent, ma entrambi i procedimenti, ricorda l’agenzia di stampa, avevano trovato risoluzione in un accordo tra le parti.