Lo streetwear svedese di Axel Arigato mette in cantiere il potenziamento della sua presenza sul mercato italiano. Durante l’appena trascorsa settimana della moda, il marchio fondato a Gothenburg nel 2014 da Max Svärdh e Albin Johansson (rispettivamente direttore creativo e CEO) ha inaugurato un pop-up all’interno degli spazi di 10 Corso Como, aperto fino al 5 ottobre. Un temporary importante per il brand, che rispecchia soprattutto l’intento di espandersi sempre di più a livello europeo, cercando – come ha dichiarato Johansson a Pambianconews – “di incrementare i partner wholesale e di sondare il terreno per nuove aperture retail, che si sviluppino come hub per far crescere la community della label ma anche come location per importanti eventi”.
La scelta di sbarcare da 10 Corso Como è in linea con il posizionamento del concept store, che, presentando sempre una selezione dei migliori designer – continua il manager – “si è nel tempo affermato come un punto di riferimento globale per i clienti più alla moda”.
Lanciato nel 2014, il progetto nasce con un importante focus sulle sneakers come “alternativa agli altri marchi di calzature”. “Sentivamo – spiega il CEO – come se ci fosse un vuoto nel mercato per un marchio che parlasse direttamente alla prossima generazione di clienti e che ascoltasse sinceramente ciò che desideravano. Ci siamo concentrati sul costruire una community, utilizzando anche molto i social media”.
Dalle sneaker, che ad oggi incidono per l’85% sul totale delle vendite, il passo successivo – spinto in parte anche dalla pandemia – è stato quello di realizzare un total look che rispecchiasse i gusti dei consumatori. “Di recente, ci siamo concentrati maggiormente sullo sviluppo del nostro ready-to-wear. Lo sviluppo è iniziato durante la pandemia, quando ci siamo resi conto che la nostra proposta loungewear suscitava interesse. Abbiamo sfruttato quel periodo per sviluppare le nostre collezioni, ampliando le categorie e perfezionando materiali e design. Ora il ready-to-wear è una parte importante della nostra attività, che ci aiuta a costruire la nostra visione del marchio, ma le calzature sono e continueranno a rimanere il focus principale per noi”.
A novembre 2020 il fondo di private equity Eurazeo ha rilevato la maggioranza di Axel Arigato per 56 milioni di euro, diventando il primo azionista a fianco di Svärdh e Johansson. Un’operazione mossa dall’intento reciproco di velocizzare la crescita della label, che nonostante la pandemia da Covid-19 aveva archiviato nel 2020, secondo alcune stime, un fatturato pari a 60 milioni di euro. “La pandemia ha rappresentato un punto di svolta molto positivo per la nostra attività. Dato il cambiamento di tendenze, che vedeva i clienti investire in capi comodi e di alta qualità come le sneakers e tute da ginnastica, il nostro business è cresciuto in modo significativo”.
Attualmente il marchio punta ad espandersi non solo a livello europeo, ma anche oltreoceano, cercando di abbracciare una clientela sempre più internazionale. “Il Regno Unito rimane il nostro mercato principale, ma stiamo riscontrando un crescente interesse nella regione APAC, in Medio Oriente e negli Stati Uniti”, conclude Johansson. “Queste saranno le aree chiave per noi in vista del 2024. Siamo entusiasti di ingrandire man mano la nostra community e di fomentarla con eventi speciali e con nuovi partner a livello wholesale”.