Antiba, specializzata nella produzione di pelli di capra e di vitello europeo per pelletteria e calzatura, ha effettuato una vera e propria svolta lo scorso anno raddoppiando il fatturato e portandolo a 50 milioni di euro. Di pari passo è cresciuta la produzione, che da 580mila metri quadrati è passata a più di 1,120 milioni di metri quadrati l’anno.
“Raddoppiando il fatturato abbiamo ottenuto un risultato importante, reso possibile dalla maggior capacità produttiva del nuovo stabilimento ma, soprattutto, dal lavoro incredibile della nostra squadra, che ogni giorno dà il massimo per soddisfare le richieste di una clientela sempre più esigente in termini di qualità, sostenibilità e rapidità di servizio”, dichiara Graziano Balducci, AD di Conceria Antiba.
Il successo dell’azienda è legato alle strategie di internalizzazione di tutto il ciclo produttivo, agli investimenti in R&S e sul personale dando grande importanza alla sostenibilità. L’azienda ha formato un team dedicato, che conta ben sette persone, impegnato trasversalmente sulle varie tematiche ambientali, sociali e di gestione della supply chain.
Il mercato sta spingendo molto sulla transizione sostenibile delle proprie filiere, per questo Antiba sta sviluppando molti progetti in collaborazione con i propri clienti, spaziando dalla chimica verde all’energia, tra le categorie più impattanti nel mondo conciario.
“Stiamo continuando ad investire nell’ottimizzazione dei processi e nella minimizzazione del nostro impatto ambientale. Abbiamo approcciato ormai da anni questa filosofia che è sempre più alla base delle nostre scelte e non intendiamo fermarci”, afferma con decisione Graziano Balducci. “Abbiamo da poco completato l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico da 350 kw che ci consentirà di utilizzare energia verde per il processo produttivo. È il primo passo per ridurre la nostra impronta di carbonio”.
Riguardo al campo della chimica l’azienda sta lavorando su due fronti: sostituzione dei prodotti chimici di origine fossile con prodotti ad alto contenuto bio, laddove possibile, e la razionalizzazione delle ricette di produzione. “Ormai il nostro lavoro va al di là del saper fare ottime pelli; si tratta di saper fornire un prodotto performante e di qualità, in maniera continuativa, la cui sostenibilità sia provata da indicatori certi e verificabili e validata da enti terzi”, aggiunge Paolo Balducci, presidente di Antiba.
Le certificazioni in questo senso testimoniano l’impegno dell’azienda in un’ottica sempre più attenta a tematiche sociali, ambientali, di salute e sicurezza tanto all’interno dell’azienda quanto nella sua catena di fornitura. Quest’anno, infatti, Antiba si è certificata SA8000 (lo standard internazionale per la gestione della responsabile sociale della catena) ed ha ottenuto il livello GOLD di LWG (Leather Working Group). Tra i prossimi obiettivi dell’azienda rientra anche la certificazione 45001 per la salute e sicurezza dei lavoratori, su cui sono al lavoro.
L’azienda lavora con i principali brand del lusso italiani e francesi in un settore che sembra mostrare i primi segnali di rallentamento dopo la ripresa post-Covid.
“Purtroppo nel distretto conciario toscano la situazione non è delle più rosee. Molte aziende sono in difficoltà, perché c’è stata una generale contrazione degli ordinativi”, dichiara il presidente. “Grazie al grande lavoro fatto ci sentiamo molto fiduciosi e quest’anno contiamo di consolidare il fatturato 2022”.