Viavai nel management del Gruppo Prada. Secondo indiscrezioni di stampa, Fabio Zambernardi, design director e storico braccio destro di Miuccia Prada nella gestione del brand ammiraglio e di Miu Miu, si starebbe preparando a lasciare il gruppo milanese entro la fine dell’anno. Per il momento l’azienda, contattata da Pambianconews, non si pronuncia al riguardo.
Stando a quanto riportato dai rumors, che si leggono su Wwd e Business of Fashion, le sfilate primavera/estate 2024 di entrambe le maison sanciranno con ogni probabilità la fine del mandato di Zambernardi, che ha lavorato senza posa nei ranghi del gruppo per oltre quarant’anni.
La sua carriera in Prada, infatti, era iniziata negli anni ’80, per poi vederlo diventare responsabile della divisione shoes nel 1997 e salire al ruolo di coordinatore del design moda nel 1999. Nel 2002 è stato poi promosso a design director, posizione finora ricoperta, per Prada e Miu Miu, per tutte le divisioni che spaziano dal ready-to-wear alle calzature fino agli accessori.
Figura al lavoro dietro le quinte, Zambernardi ha però contribuito significativamente a plasmare quella che è poi diventata universalmente riconoscibile con l’estetica Prada, tra tagli inconsueti e un approccio sofisticato, ma anche un animo più naïf e spiccatamente femminile che ha trovato spazio in Miu Miu.
La separazione con il gruppo, riporta la stampa facendo riferimento a fonti vicine alla società non meglio specificate, sarebbe consensuale e amichevole, e potrebbe lasciare spazio a un eventuale ritorno, in seguito a un percorso professionale che lo ha visto concorrere alla costruzione di un immaginario ormai iconico, lavorando anche al fianco di Patrizio Bertelli nello sviluppo delle strategie di immagine dell’universo targato Prada.
L’uscita di Zambernardi arriva in un momento positivo per il gruppo italiano, che nel post-pandemia ha visto brillare sia il marchio Prada, che ha beneficiato della sinergia creativa con Raf Simons, sia Miu Miu, che ha visto una incessante corsa delle vendite. Negli ultimi sei mesi, primo semestre del fiscal year 2023, il player ha messo a segno ricavi netti da 2,2 miliardi di euro, in crescita del 20% su base annua; in rialzo del 50% la performance di Miu Miu.
Un risultato che a sua volta si inserisce nell’ambito di una nuova epoca manageriale per la fashion house, con l‘ingresso di Andrea Guerra all’inizio del 2023 in qualità di nuovo amministratore delegato, nomina volta a “contribuire maggiormente all’evoluzione del Gruppo Prada e per facilitare la transizione generazionale”, avevano spiegato a suo tempo Miuccia Prada e Patrizio Bertelli.