L’azienda veronese di capispalla di lusso Moorer ha archiviato il 2022 a quota 38,6 milioni di euro di fatturato segnando un +31% rispetto all’esercizio finanziario precedente. Positivi sono stati anche i risultati in termini di redditività: l’ebitda margin è tornato infatti a crescere fino al 9% “beneficiando di un’evoluzione del modello di business che ha reso protagonisti tutti i canali distributivi e le principali aree geografiche di riferimento”, fanno sapere dall’azienda.
La realtà veneta, fondata nel 2006 da Moreno Faccincani, sulla scia di questi risultati, prevede di registrare nel 2023 un’ulteriore crescita dei ricavi intorno al 20%, superando quota 50 milioni di euro di fatturato.
Analizzando i dati del 2022, il retail business è cresciuto decretando il ritorno del valore ai livelli pre-Covid e così anche i ricavi generati dalle vendite online, incrementate del 20%. A favorire la spinta commerciale sono stati in particolare il mercato europeo, Usa e Giappone, mentre ora il focus è su Corea e Cina. Per il secondo semestre 2023 verranno inaugurati un shop in franchising a Praga e Parigi, un corner in Germania, uno a Milano all’interno di Rinascente Duomo, a Londra presso Harrods e ancora uno shop in shop in Korea ed infine un pop up store stagionale a Marbella (Spagna).
“Oltre ai canali diretti, procede anche il business wholesale con una crescita a doppia cifra delle raccolte ordini dei negozi multimarca sia per la P/E 2023 che per l’A/I 2023-24”, hanno specificato dall’azienda.