Si chiama ‘Lace Up’ ed è il piano strategico con cui Foot Locker punta a raggiungere quota 9,5 miliardi di dollari (circa 8,8 miliardi di euro) di ricavi nel 2026. Nel 2022, sempre secondo quanto comunicato dal retailer americano di calzature, le vendite sono aumentate dello 0,9% a 8,75 miliardi. Alla base del piano di espansione ci sono la diversificazione del portafoglio, con il rilancio del marchio Foot Locker tramite nuovi format di vendita incentrati su un presenza off-mall, massimizzando i programmi di fidelizzazione e investendo in tecnologia per migliorare il customer journey. Per gli anni fiscali dal 2024 al 2026, Foot Locker prevede una crescita delle vendite totali compresa tra il 5% e il 6%, mentre a livello comparabile la progressione dovrebbe collocarsi tra il 3% e il 4 per cento. Nel 2023, di contro, le vendite dovrebbero calare tra il 3,5 3 il 5,5 per cento. L’outlook ha portato il titolo della società a perdere oltre cinque punti percentuali in mattinata.
“Entriamo nel 2023 con l’obiettivo di reimpostare il business, semplificare le nostre operazioni e investire nei nostri principali banner e nelle capacità di portare l’azienda alla crescita dal 2024”, ha affermato in una nota la CEO di Foot Locker, Mary Dillon.
Foot Locker vuole attingere a diverse tipologie di consumatori di scarpe da ginnastica, dai collezionisti a chi cerca invece il miglior prezzo. Il retailer punta a “capitalizzare i momenti chiave come gli anniversari di lancio delle sneaker offrendo un’ampia selezione di marchi e stili”. Ad arricchire la proposta saranno anche collaborazioni esclusive. In questo senso, sarà cruciale il rilancio di una forte partnership con Nike, che rimarrà il più grande marchio di Foot Locker per incidenza sulle vendite. In qualità di marchio di spicco nel portafoglio del rivenditore, “Nike rappresenterà tra il 55% e il 60% del mix totale delle vendite di Foot Locker entro il 2026”, ha dichiarato Chris Santaella, chief merchandising officer di Foot Locker. Nel 2021 Nike ha generato il 70% delle vendite dell’insegna.
La ripartenza del sodalizio con il numero uno dello sportswear mondiale conferma il dietro-front di Nike rispetto al taglio della distribuzione wholesale, strategia adottata negli ultimi anni per privilegiare le vendite dirette nei monomarca. Ora la strategia di Nike risulterebbe più moderata in relazione a rivenditori terzi come Jd Sports e, appunto, Foot Locker. Il peso del canale multimarca nel fatturato annuo di Nike è passato dall’83% del 2012 al 58% del 2022, e, secondo un report di Credit Suisse, dovrebbe continuare a diminuire fino a raggiungere il 51% nel 2025.