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Feel the Yarn ‘behind the stage’ esplora il dietro le quinte della maglieria italiana

Feel the Yarn 'Behind the stage'

Feel the Yarn ‘behind the stage’ esplora il dietro le quinte della maglieria italiana

Di Redazione
27 Febbraio 2023

La filiera della maglieria italiana, espressione di know-how e savoir-faire d’eccellenza, ha conquistato la ribalta durante la Milano Fashion Week grazie a “Feel the Green | Behind the stage”. Organizzata da Feel the Yarn® con il supporto di Pantone®, 4sustainability®, Politecnico di Milano – Dipartimento di Design, Nle (Nuova Libra Editrice) e CSM (Camera Showroom di Milano), l’iniziativa si è tenuta il 23 e 24 febbraio presso Officine del Volo a Milano. 

Una vetrina unica per il comparto che, per la prima volta in un unico evento, ha raccontato il dietro le quinte del comparto dando spazio e voce ai suoi maggiori interpreti e ai valori che lo animano, su tutti sostenibilità e creatività. Talk, mostre, esposizioni e ‘speed date’ fra aziende e studenti si sono susseguiti per due giornate, con l’obiettivo di valorizzare tutti quei fattori che fanno della filiera italiana della maglieria il partner ideale per chi “pensa e produce sostenibile”. 

Ad avere ispirato l’innovativo format di Feel the Yarn® sono stati i sei pilastri del sistema 4sustainability®: People, Trace, Materials, Chem, Planet e Cycle, declinati in altrettante aree tematiche. Nello specifico, la sezione People è stata caratterizzata dall’incontro tra formazione e mondo del lavoro nella convinzione che le competenze siano cruciali per accompagnare il sistema moda nella transizione green. Transizione che non può prescindere dalla valorizzazione dei talenti, dall’attenzione al benessere e dalla soddisfazione delle risorse impiegate oltre che dal rispetto di idonee condizioni di lavoro.

Per favorire la contaminazione tra le due realtà, l’evento è stato scandito da un palinsesto di specifiche attività tarate sul mondo della maglieria. Il talk “La centralità del designer nella manifattura”, in particolare, ha visto confrontarsi tra loro imprenditori, istituzioni, esperti del settore, con la presentazione dei risultati della ricerca Con-Text del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. Ad accorciare le distanze tra imprese e giovani designer, ci hanno poi pensato una serie di speed-date che, accessibili solo previa iscrizione, hanno rappresentato “un modo informale per favorire lo scambio di informazioni e i contatti tra chi vive l’azienda in prima persona e chi vi si vorrebbe approcciare, chiamato a sua volta a raccontarsi”, ha specificato Giovanni Conti, professore di Design del Politecnico. 

Focus su trasparenza e tracciabilità della filiera produttiva per il talk della sezione Trace, “La tracciabilità e la trasparenza della filiera per la credibilità del cambiamento” tenutosi durante la prima giornata e moderato da Ludovica Braglia (Ympact Società Benefit). Il dibattito è stato un’occasione per indagare l’imprescindibilità dei due fattori per la reputazione aziendale.

Il ruolo e la qualità delle materie prime da impiegare in produzione e la ridefinizione delle politiche di acquisto in chiave sostenibile sono stati invece il fil rouge dell’area Materials. In questo spazio tematico, alla presenza di alcuni produttori di fibre e di organismi di certificazione nazionali e internazionali, sono stati presentati i filati italiani sostenibili di alcune delle aziende associate a Feel The Yarn®. Da segnalare anche una sezione ‘tendenza’ a cura degli studenti del Politecnico di Milano – Dipartimento Maglieria. “La sfida a cui siamo chiamati è sostituire i materiali ‘tradizionali’ con alternative a minor impatto, orientandoci nella giungla di etichette e marchi ambientali per scegliere, eventualmente, quelli più idonei a qualificare i propri filati. Essenziale poi è studiare nuove iniziative di processo, oltre che di prodotto: operativamente non è un passaggio banale, ma non ci sono altre strade possibili”, ha sottolineato Francesca Rulli, CEO e Founder di Process Factory/4sustainability® e moderatrice del talk “L’importanza delle materie prime sostenibili nelle politiche di acquisto dell’azienda moda”.

Il riutilizzo delle fibre rigenerate, la ricostruzione della filiera del riciclo dal capo usato alla fibra preparata per la filatura cardata e la proposta di educational tour sono stati invece i temi dell’area Cycle. Nel talk “Recupero, riuso, riciclo e design sostenibile come iniziative concrete di economia circolare” moderato da Marta Martina (Nle), in particolare, si è parlato invece di modelli di produzione e di consumo, dal consolidato schema take-make-waste, reso anacronistico dalla scarsità di materiali e risorse, ad un’alternativa responsabile fondata sulla condivisione, il riutilizzo, il ricondizionamento, il riciclo e l’innovazione anche in termini di design. 

Per le tematiche Chem e Planet, due i talk che sono stati organizzati, entrambi dal forte appeal culturale, oltre che tecnico: “Monitoraggio del rischio chimico e riduzione delle sostanze tossiche e nocive nei cicli produttivi” e “Le buone pratiche per la riduzione degli impatti ambientali e sociali della produzione”. Al centro delle due tavole rotonde, moderate rispettivamente da Francesca Tardelli (Process Factory/4sustainability®) e dalla giornalista Laila Bonazzi, si sono confermati i processi: la riduzione e il monitoraggio del rischio chimico attraverso un buon sistema di chemical management e la riduzione degli impatti della produzione moda trattati come esempi concreti di sostenibilità applicata. 

“Feel the Green | Behind the Stage” si è articolato, dunque, come un viaggio alla scoperta del futuro sostenibile della moda italiana, un itinerario inedito anche per le eccellenze della maglieria tricolore presenti nella due giorni milanese. Ulteriore valore aggiunto dell’iniziativa è stato rappresentato da artisti e designer che hanno animato alcuni “eventi nell’evento”: fra questi, la mostra “The wonder”, con ispirazioni fotografiche e materiche per la S/S 2024 a cura di Elisabetta Scarpini con il contribuito di Modateca Deanna e la collaborazione di Csm, e la presentazione della capsule collection realizzata da Marie Nardi, vincitrice dell’edizione 2022 del contest di Feel the Yarn®. 

“Feel the Green | Behind the Stage è frutto dell’attenzione che Feel The Yarn® dedica da sempre alle trasformazioni del mercato, alle richieste del consumatore finale e ai bisogni dei player della filiera”, ha sottolineato il presidente del Consorzio Promozione Filati – CPF Alberto Enoch. “Dalla sintesi di questi elementi è nato un format fortemente innovativo, capace non solo di mettere in relazione i diversi protagonisti del comparto, ma anche di creare occasioni utili per riflettere sulle prospettive di sviluppo del settore, a partire dal rapporto industria della moda e mondo della formazione. C’è di più: questa iniziativa vuole celebrare l’eccellenza della filiera della maglieria italiana che, per know-how, innovazione, ricerca, sperimentazione e creatività, ha tutte le carte in regola per essere un partner di riferimento di valore a livello internazionale”.

Riguardo alla genesi del progetto, ha raccontato il presidente: “L’idea è nata da un consiglio di Feel the Yarn® in cui si parlava di comunicare la sostenibilità e la creatività all’interno della filiera italiana. Noi siamo persone più del ‘fare’ che del ‘comunicare’, ma era importante cercare di trasmettere a valle quello che succede ‘dietro le quinte’, appunto, dei grandi show, di cui parlano tutti. E il focus è stato la sostenibilità, sulla bocca di tutti, ma che parte proprio da qui, lontano dai riflettori”.

 

 

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