Ermenegildo Zegna chiude il 2022 in positivo, nonostante il rallentamento della Cina abbia impattato in modo importante sulle vendite dell’anno e in particolare sull’ultimo trimestre. Tuttavia, il gruppo si dice ottimista sulla ripresa del mercato dell’ex Celeste Impero. Entrando nel dettaglio dei dati appena comunicati, il gruppo proprietario dei marchi Zegna e Thom Browne, ha annunciato ricavi preliminari e non auditati pari a 1,493 miliardi di euro, con un aumento del 15,5% su base annua, in linea con la guidance strategica. I ricavi del quarto trimestre dell’anno sono stati di 407 milioni di euro, in calo dello 0,5% anno su anno. I ricavi a cambi costanti sono cresciuti dell’11,0% e sono diminuiti del 2,9% rispettivamente nell’esercizio 2022 e nel quarto trimestre 2022.
Escludendo la Cina, che, come anticipato è stata impattata dalle restrizioni legate al Covid (da metà marzo a fine maggio e poi di nuovo nel quarto trimestre), i ricavi sono aumentati del 42% anno su anno per l’esercizio 2022 e risultano in aumento del 24,7% su base annua per il quarto trimestre 2022 (+38,6% e +21,1% a cambi costanti rispettivamente nell’esercizio 2022 e nel quarto trimestre 2022).
I ricavi del segmento Zegna, che comprende i prodotti a marchio Zegna e le linee di prodotti Tessili e Marchi di terzi, hanno raggiunto i 334 milioni di euro nel 4° trimestre 2022, con un calo del 2,2% anno su anno. Il segmento Thom Browne ha registrato ricavi nel 4° trimestre 2022 pari a 76 milioni di euro, in aumento dell’11,5% su base annua.
Zegna ha anche segnalato di aver firmato, il 23 gennaio 2023, un accordo per l’acquisizionedi una quota di minoranza nell’azienda canadese di scarpe tecniche da trail running Norda Run, con la possibilità di aumentare gradualmente la propria partecipazione nei prossimi nove anni.
Per quanto riguarda l’outlook, il gruppo prevede un moderato miglioramento dell’EBIT rettificato e un sostanziale miglioramento dell’utile per l’esercizio 2022 rispetto al 2021, nonostante i significativi venti contrari nell’area Greater China. Zegna continua inoltre ad attendersi un aumento del Cash Surplus nella seconda metà dell’anno, in linea con le previsioni. Gli obiettivi a medio termine rimangono invariati (2 miliardi di euro di ricavi e 15% di margine EBIT rettificato, escludendo il business della moda Tom Ford).
Gildo Zegna, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Zegna, si è detto comunque soddisfatti dei risultati ottenuti nell’ultimo bilancio. “Nonostante la Cina abbia continuato a essere impattata dalle restrizioni legate al Covid per tutto il 2022, la nostra crescita durante l’anno dimostra la solidità e il successo della nostra strategia a livello globale e l’esecuzione impeccabile, con continui successi in Medio Oriente, negli Stati Uniti e in Europa. Dopo il mio recente viaggio in Cina, sono ottimista sulla riapertura della Cina, stiamo assistendo a una ripresa della nostra attività e del settore in generale”. Il Presidente ha sottolineato poi come il gruppo conferma la sua “strategia Our Road e a raggiungere i nostri obiettivi a medio termine”.
Tra gli obiettivi raggiunti nel 2022, il Presidente ha ricordato il lancio lo scorso settembre di Oasi Cashmere che “grazie al nostro controllo lungo la catena produttiva e ad una filiera verticalizzata, è un passo significativo parte della nostra strategia Our Road volta verso la tracciabilità e il raggiungimento dei nostri obiettivi di sostenibilità”. A novembre, è stato poi annunciato il deal di Tom Ford insieme a The Estée Lauder Companies. “A seguito del completamento della transazione, gestiremo l’attività di Tom Ford fashion con una licenza a lungo termine di The Estée Lauder Companies e acquisiremo le relative attività di moda. Tutti traguardi importanti che rispecchiano la nostra visione a lungo termine per il Gruppo”, conclude.