Alessandro Gherardi è stato tra i protagonisti dell’edizione di Pitti Uomo in chiusura oggi. Oltre alla collezione omonima di camicie, l’azienda toscana collabora attivamente anche con numerose maison del lusso. Alessandro Gherardi ha chiuso il 2022 con un fatturato di 17 milioni di euro, in aumento del 40% rispetto all’esercizio precedente: “Prevediamo di raggiungere e superare i 22 milioni di euro nel full year 2023”, ha dichiarato a Pambianconews il CEO Paolo Gherardi durante la manifestazione fiorentina.
Presente in circa 400 store multibrand worldwide, il 45% del giro d’affari proviene dall’Italia mentre la quota estera ruota prevalentemente tra Europa (in primis Francia, Spagna e Germania), Stati Uniti, Giappone e Corea.
Il nuovo anno è iniziato con un traguardo importante, pochi giorni fa infatti Alessandro Gherardi ha ottenuto la certificazione Iso legata alla qualità della lavorazione, il rispetto per l’ambiente e la sicurezza e la salute dei lavoratori. “La sostenibilità è tra i nostri main focus infatti abbiamo istallato pannelli solari e breve seguiranno le colonnine per le auto elettriche. Abbiamo eliminato il packaging in plastica sostituendolo con materiali ecologici. Anche nei tagli automatizzati non è più presente la plastica né la carta”, ha specificato il manager. Per ovviare alla mancanza di personale l’azienda ha acquistato dei laboratori specializzati nel settore della camiceria tra la Toscana e l’Umbria. Vista la scarsità di materie prime e il conseguente aumento dei prezzi, Alessandro Gherardi ha già acquistato un ammontare di tessuti classici per i prossimi tre anni.
All’interno della Fortezza da Basso il marchio ha presentato una capsule collection autunno/inverno 2023-24 di dieci modelli dal mood casual rivolta a un target anagrafico giovane come testimoniano il fit oversize, il denim, le stampe check e camouflage.
