La Celine di Hedi Slimane centra le stime fissate da Bernard Arnault per la crescita della griffe. Fresca di sfilata della collezione autunno/inverno 2023, svoltasi a porte chiuse l’8 dicembre scorso al Wiltern Theater di Los Angeles, la maison ha puntato su un susseguirsi di abiti maschili e femminili, sulle note della colonna sonora originale appositamente realizzata per l’evento, ‘Hello operator’, eseguita dai White Stripes, scritta e prodotta da Jack White e co-prodotta dallo stesso Slimane.
“Secondo gli analisti – si legge su Business of Fashion – Celine quest’anno dovrebbe generare almeno 2,2 miliardi di euro di entrate, raggiungendo l’obiettivo fissato dal CEO e presidente di Lvmh Bernard Arnault nel 2018. Questo nonostante un inizio difficile: la revisione radicale del marchio da parte di Slimane, che ha sconvolto i devoti dell’ex stilista Phoebe Philo, e lo shock della pandemia”.
Lvmh ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il colosso francese ha registrato un fatturato di 56,5 miliardi di euro, la crescita organica dei ricavi è stata del 20 per cento. Nel solo terzo trimestre la progressione è stata del 19%, in linea con le tendenze osservate nel primo semestre dell’anno e superiore alle aspettative degli analisti, ferme ad un +13 per cento.
Lvmh non scorpora i dati dei singoli brand, ma – prosegue Business of Fashion – Celine ha condiviso che i ricavi sono più che raddoppiati dall’arrivo di Slimane, con una crescita in tutte le categorie e regioni, anche nella Cina in difficoltà. In mercati maturi come l’Europa e il Giappone, le vendite sono raddoppiate. Negli Stati Uniti, dove il marchio era storicamente poco rappresentato, i ricavi sono triplicati. E non solo ci sono più clienti, ma sono più giovani di prima”.