Vestiaire Collective punta a diventare sempre più lusso. Dopo l’impegno per fronteggiare lo spettro della contraffazione, il player francese protagonista del panorama second hand annuncia la decisione di dire addio al fast fashion dalla propria piattaforma a partire da oggi, 22 novembre, in occasione del Black Friday 2022.
L’intento, perseguito insieme a The Or Foundation, è quello di “cambiare il modo in cui le persone consumano la moda”, ha spiegato l’azienda, e combattere lo spreco generato dal settore. Negli ultimi 12 mesi, circa il 5% degli articoli comparsi su Vestiaire Collective appartenevano a marchi di fast fashion quali Asos, Boohoo e Pretty Little Thing, ha affermato la società. Già a partire dalla settimana in corso questi nomi sono scomparsi dalla piattaforma.
La mossa rappresenta per Vestiaire Collective il primo passo di una strategie più ampia di conversione delle abitudini di acquisto della propria community di fruitori: con un piano triennale, racconta l’azienda francese nella nota, si avvarrà dell’esperienza di un’agenzia esterna per stilare un quadro di criteri che definiscano cosa significhi il fast fashion, tra cui la bassa qualità dei prodotti, le condizioni di lavoro e l’impronta di carbonio generata. Tutti i marchi che rientreranno in questi criteri saranno banditi dal sito, anticipa Vestiaire.
Una scelta che porta con sé anche un rinnovato posizionamento per il player della rivendita, che da ora in avanti presidierà sempre più inequivocabilmente la fascia del lusso all’interno dello scenario second hand. Ma le ragioni, comunica l’azienda, sembrano essere perlopiù ‘valoriali’, in linea con la strada della moda sostenibile in cui si inserisce l’azienda e anche, spiega, con la legislazione in arrivo in Francia sulla responsabilità estesa del produttore.