A cinque anni dalla sua inaugurazione, Bulgari comunica il progetto di ampliamento della Manifattura di gioielli di Valenza, situata nello storico distretto orafo. Con una nuova superficie di quasi 17.500 metri quadrati e l’assunzione di circa 650 nuovi dipendenti prevista entro il 2028, si legge nella nota ufficiale, la nuova struttura consentirà di raddoppiare l’attuale capacità produttiva del sito. Iniziati il primo di ottobre, i lavori dovrebbero essere completati entro la fine del 2024.
Il progetto rappresenta per la maison romana il tentativo di “rafforzare il valore inestimabile dell’artigianato tradizionale italiano, proiettandolo nel futuro”. Non è un caso che la Manifattura attuale sia stata costruita dove una volta risiedeva la cosiddetta Cascina dell’Orefice di Francesco Caramora, il famoso orafo che nel 1817 aprì il suo laboratorio a Valenza, trasformando il piccolo villaggio nella ‘città dell’oro’.
A fare da ponte tra i due nuovi edifici e quello esistente sarà la Scuola Bulgari. Cuore pulsante del progetto, il centro formativo, sviluppato in collaborazione con una scuola di design, rappresenterà la prima scuola di formazione professionale della maison rivolta a studenti esterni, pensata per offrire un percorso di professionalizzazione alle nuove generazioni di gioiellieri e assicurare opportunità di lavoro nel settore orafo.
Sviluppato dallo studio di architettura italiano Politecnica, il progetto è stato interamente realizzato con un approccio sostenibile, secondo i principi di efficientamento energetico, non solo per ridurre drasticamente l’impatto ambientale del sito ma anche per preservare il territorio limitrofo e la sua biodiversità. L’edificio sarà costruito utilizzando tecnologie e materiali innovativi a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di ottenere la certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design), già conquistata dall’attuale Manifattura nel 2017.
L’ampliamento consisterà in due nuovi edifici e un ponte esterno sospeso che collegherà tra di loro le tre strutture. La parte centrale, di 4.485 metri quadri, non solo ospiterà l’area di accoglienza ma anche la Scuola Bulgari e il ristorante interno, mentre l’edificio più ampio, di 12.850 metri quadri, sarà dedicato alla produzione.
“L’espansione della Manifattura nasce dalla stessa ambizione audace che ha dato vita all’attuale sito produttivo, ovvero di permettere agli artigiani di praticare un’arte antica con un approccio orientato al futuro – ha commentato l’amministratore delegato del Gruppo Bulgari Jean-Christophe Babin -. Tutti i gioielli Bulgari sono realizzati esclusivamente in Italia perché crediamo nella manifattura autentica e tradizionale, e nel valore aggiunto di operare laddove risiede il vero know-how”.
Prosegue il CEO: “Il nostro obiettivo non è unicamente quello di supportare la crescente richiesta globale, nel medio e lungo termine, per gioielli senza tempo e realizzati magnificamente, ma anche di continuare ad investire nel genio e nella maestria che hanno reso l’artigianato italiano celebre in tutto il mondo, e di cui Valenza è un esempio illustre nel campo della gioielleria, poiché costituisce un polo di eccellenza orafa sin dal Rinascimento. In un momento complesso a livello globale, vogliamo lanciare un messaggio positivo per il futuro, continuando ad investire nel nostro paese. Questo ci consentirà di creare numerosi nuovi posti di lavoro diretti nei prossimi 5 anni e alcune centinaia di posti di lavoro indiretti attraverso i nostri fornitori.”