‘Not just another sock’: recita così il payoff dell’ultima collezione targata Uyn – Unleash your nature, nata dalla collaborazione con l’architetta Patricia Urquiola. Una linea che rappresenta, per il brand di proprietà di Trerè Innovation, un’incursione nel mondo dell’urban, a partire dal suo savoir-faire che affonda le radici nella calza, da cui la collezione parte e prende forma. Il risultato è una selezione di scarpe affini al mondo dell’activewear ma pensate per un utilizzo metropolitano, come testimonia la presenza di ‘Urban Shoe’ presso 10 Corso Como, a Milano, in cui sarà in vendita per una settimana.
Lanciato nel 2018, Uyn fa capo a Trerè, con sede ad Asola, in provincia di Mantova. Il 2022 è stato un anno in chiaroscuro per l’azienda, con un inizio folgorante e poi l’incombere del conflitto Russia-Ucraina e i rincari dello scenario inflazionistico. “I primi cinque mesi – ha raccontato a Pambianconews il CEO Marco Redini – sono stati incredibili, facevamo +60% di fatturato sul 2021, anno penalizzato dalla chiusura degli impianti sciistici e dalle rimanenze della stagione precedenti. Ma i preordini sono stati importanti per quest’anno, anche per la stagione estiva. La notizia del conflitto ci ha però messo un po’ i bastoni fra le ruote”.
Un impatto ancora da quantificare, ma che lascia comunque prospettare un 2022 da 100 milioni di euro di fatturato*. “Prevediamo comunque di arrivare a 20 milioni di euro in più di fatturato, arrivando a quota 75-76 milioni di euro solo in Italia. Avremo un bell’aumento, ma sarebbe potuto essere molto maggiore”.
Ora si gioca la partita della stagione invernale. Spiega ancora Redini: “Anche dal clima dipenderà la performance di questi mesi, anche se abbiamo ridotto le nostre scorte dell’80% rispetto all’anno scorso per la questione dell’energia”. Ma, precisa l’imprenditore, “Trerè non è un’azienda energivora, anzi. Tutta la nostra azienda, 100mila metri quadrati di superficie, si serve dei pannelli solari, e i macchinari sono a basso consumo. Abbiamo anche ricevuto un contributo statale per questo”.
Oltre alla sostenibilità, al centro del progetto di crescita di Trerè anche la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti. “Il primo febbraio – anticipa Redini – apriremo l’Accademia. La sfida è proprio quella di cercare di attrarre e poi trattenere i nuovi talenti, lasciandoli liberi di sperimentare. Costa, ma è un investimento e apporta un plus”.
Intanto, l’obiettivo sul fronte retail è quello di spingere sulle insegne proprie. “Il successo dei grandi marchi – spiega il CEO – arriva proprio dalla rete di negozi, non certo dai multibrand. Questi ultimi fatturano molto meno e non permettono un’ampia esposizione dell’offerta”.
*Notizia modificata il 23/09 alle 16:20
Diversamente da quanto inizialmente indicato dall’azienda, i 100 milioni di euro di fatturato non si riferiscono al bilancio del 2021 ma a una previsione sul 2022.