Non solo Drake, Taylor Swift o l’entourage della ex moglie, Kim Kardashian. Si aggiunge anche Adidas alla lista di sworn enemies di Kanye ‘Ye’ West. Il rapper e produttore discografico non è nuovo a dichiarazioni provocatorie e ha affidato ad alcuni post Instagram pesanti accuse nei confronti del gruppo tedesco dello sportswear, suo partner di lunga data per il brand Yeezy, che avrebbe lanciato nuovi prodotti senza il suo permesso. “Il fatto che [Adidas] abbia pensato di poter colorare le mie scarpe ed etichettarle senza la mia approvazione è davvero folle – scrive Ye in un post -. Mi interessa davvero costruire qualcosa che cambi il mondo e qualcosa da poter lasciare ai miei figli. Hanno cercato di comprarmi ed estromettermi per un miliardo di dollari (circa un miliardo di euro). Le mie royalties per il prossimo anno ammontano, da sole, a 500 milioni di dollari”.
Al centro della polemica anche alcune decisioni legate allo Yeezy Day, nonchè la somiglianza tra sneakers e ciabatte Adidas, come adiFOM Q e Adilette22, e alcuni modelli originali Yeezy. West ha poi minacciato di “distruggere legalmente” i vertici di Adidas: “Vi costerà miliardi tenermi – incalza il rapper – e vi costerà miliardi lasciarmi andare”.
Le accuse ricalcano quanto sta avvenendo anche con Gap, altra fortunata collaborazione moda di Ye, che avrebbe “plagiato” il design della t-shirt firmata Yeezy Gap Engineered By Balenciaga.
Le controversie con entrambi i partner non fanno ben sperare per le sinergie future del marchio di West, il cui valore è stato stimato – secondo un rapporto di marzo 2022 di Bloomberg News, che cita documenti di Ubs – tra i 3,2 miliardi e i 4,7 miliardi di dollari. Tale valutazione si basava in parte sulle proiezioni di Gap (per la quale il sodalizio con Yeezy potrebbe generare fino a un miliardo di dollari di vendite annuali). Stando a tale report, riferisce Business of Fashion, “le vendite delle sneakers della collaborazione Adidas-Yeezy sono cresciute del 31% a quasi 1,7 miliardi di dollari nel 2021, rappresentando quasi il 7% delle entrate annuali di Adidas e portando a 191 milioni di dollari le royalties di Yeezy”.
Ad oggi nessuna delle parti coinvolte ha commentato le dichiarazioni di Kanye West. Tra gli scenari possibili c’è il fatto che quest’ultimo porti avanti in autonomia il suoi progetti moda.
Lo scorso luglio Wwd riferiva di come la società dell’artista, Mascotte Holdings, avesse depositato domanda di trademark in previsione dell’apertura di diversi negozi fisici al dettaglio sotto il nome di Yzysply. Secondo quanto trapelato finora, i punti vendita dovrebbero vendere i vari capi e gli accessori firmati dal rapper statunitense. Non solo, la richiesta presso l’ufficio brevetti includerebbe anche “servizi di negozi al dettaglio online”. La domanda implicherebbe l’utilizzo del brand per la vendita di articoli di abbigliamento, calzature e accessori, inclusi i prodotti delle collaborazioni con Gap e Balenciaga. Invece, guardando al nome scelto, ovvero Yzysply, questo risulterebbe essere un’abbreviazione del sito web Yeezy Supply, indirizzo online che in passato Kanye ha utilizzato proprio per i lanci esclusivi della collezione Yeezy con Adidas. Lo scorso marzo, invece, Yeezy ha nominato Nur Abbas a capo del design, ufficializzando una nuova posizione all’interno dell’azienda.
Trattandosi di West, non mancheranno altri colpi di scena.