Save the Duck nuota in acque nuove, con una riorganizzazione della compagine societaria che potrebbe essere il preludio di una possibile quotazione in Borsa nel medio periodo. Il brand di piumini 100% animal free ha, infatti, appena annunciato un nuovo assetto societario. Reinold Geiger e André Hoffmann, rispettivamente presidente esecutivo e CEO della multinazionale L’Occitane International, hanno acquistato la maggioranza della label da Progressio e altri soci di minoranza. Si tratta di una conferma del business dell’azienda: i due imprenditori erano già presenti nel capitale di Save The Duck con una quota di minoranza. Geiger e Hoffmann acquisiscono la maggioranza della società con investimenti personali attraverso veicoli di investimento da loro controllati, ossia Société D’Investissements Cime e Anatra Investments Limited. Ai due nuovi soci va complessivamente l’80% del capitale dell’azienda, mentre il restante 20% resta al fondatore e CEO della label Nicolas Bargi che conserva tutte le deleghe precedentemente conferitegli. Progressio era entrato nel capitale del marchio eco-friendly nel 2018 attraverso il fondo Progressio Investimenti III.
“Entrambi i manager erano già presenti in Save the Duck come minor investor, negli ultimi tre anni e mezzo ho avuto modo di lavorare fianco a fianco, soprattutto con Hoffmann, responsabile della filiale di Hong Kong di Save the Duck. Hanno avuto modo di conoscere dall’interno l’azienda così quando abbiamo deciso di aprire il capitale hanno bruciato tutti scegliendo di investire personalmente”, dichiara a Pambianconews Bargi. Il founder confida la volontà di quotarsi: “È sicuramente un nostro obiettivo, ora ci sarà un periodo di crescita lungo ma tra 3-5 anni sarà un’opzione assolutamente possibile, occorre arrivare a una stabilità garantita da un’ebitda di almeno 30 milioni di euro”, spiega il CEO.
Save the Duck ha chiuso il 2021 con un fatturato di 47,3 milioni di euro e un’ebitda pari al 17 per cento. “Nel 2022 prevediamo di superare i 64 milioni con un margine del 20%; puntiamo a consolidare i mercati europei, dall’area Dach a Spagna e Francia. Gli Stati Uniti, dove abbiamo una filiale a New York, coprono il 30% delle esportazioni e prevediamo una crescita annua del 30 per cento”. Al momento l’azienda, la cui quota export supera il 60%, è presente in 42 Paesi. In fase emergente l’area Apac, in particolare il Giappone.
“Sia io che Reinold Geiger siamo lieti di collaborare con Nicolas Bargi e il suo team per portare Save The Duck al successivo livello di crescita su scala internazionale. L’impegno di Save The Duck per la sostenibilità, riflesso nel raggiungimento dello status di B-Corp, è stato un fattore chiave nella nostra decisione di investire nell’azienda”, dichiara in una nota Hoffmann. “Sotto la guida di Progressio SGR Save The Duck ha raddoppiato il fatturato. Ora tocca a noi raccogliere la sfida. Il focus è e sarà la sostenibilità, come già avviene per tutti i nostri investimenti in ambito Esg”, aggiunge Geiger.
Save the Duck presenterà le collezioni primavera/estate 2023 durante la prossima edizione di Pitti Immagine Uomo (14-17 giugno 2022).