Stanotte una breve nota condivisa attraverso l’account Instagram personale di Thierry Mugler ha comunicato la scomparsa del famoso couturier, avvenuta domenica 23 gennaio. Lo scorso dicembre, lo stilista aveva compiuto 73 anni. Mugler, nato a Strasburgo e successivamente trasferitosi a Londra, aveva esordito con la collezione ‘Café de Paris’ nel 1973, fondando il suo brand omonimo due anni dopo. Da sempre legato a un immaginario da sogno in cui il mito dei motori incontra il glamour più seducente, è stato il primo a far sfilare una cantante nel 1991 quando Diana Ross salì sulla sua passerella. Impossibile ricordare tutte le numerose collaborazioni con celebrities degli anni 80 e 90, tra cui spiccano sicuramente Madonna e Jerry Hall. Aveva persino diretto il video musicale di George Michael ‘Too Funk’ in cui viene mostrata un suo show.
Ha sempre sperimentato con tessuti e materiali non convenzionali rimodellando il corpo femminile attraverso corsetti di metallo, piogge di cristalli, superfici di plexiglass e acetato. Si inserisce, insieme a Jean Paul Gaultier, Claude Montana e Azzedine Alaïa, in quel gruppo di couturier in grado di rappresentare l’estetica di un periodo storico, quello degli anni 80, votato all’enfatizzazione delle forme e alla spettacolarizzazione degli eventi di presentazione.
Proficuo il rapporto con il mondo della profumeria da quando nel 1997 Mugler aveva cominciato a produrre fragranze insieme all’azienda di cosmetici Clarins, divenuta proprietaria del brand. Dal 2002 si era dedicato unicamente ai profumi, forte del successo di ‘Angel’ e ‘Alien’, tra i flaconi più venduti al mondo. Da allora aveva scelto di utilizzare il nome di battesimo Manfred Thierry Mugler. Oggi le fragranze fanno capo al gruppo L’Oréal.
Nel 2010 la casa di moda è tornata in attività, Nicola Formichetti aveva assunto il ruolo di direttore creativo della maison Mugler. Dal 2017 il timone artistico è affidato a Casey Cadwallader che ha dichiarato via Instagram: “Manfred, sono così onorato di averti conosciuto e di aver lavorato all’interno del tuo mondo fantastico. Hai cambiato la nostra percezione di bellezza, di sicurezza in noi stessi, di rappresentazione e di emancipazione. La tua eredità è qualcosa che porterò con me in tutto ciò che faccio. Grazie”.
Recentemente alcune creazioni di archivio sono state indossate da star del calibro di Cardi B, Kim Kardashian e Irina Shayk. Fino al 24 aprile il Musée des Arts Décoratifs di Parigi ospita la retrospettica ‘Thierry Mugler: Couturissime’, precedentemente allestita presso il Museum of Fine Arts di Montreal, a Rotterdam e Monaco. Un altro lutto colpisce quindi il mondo della moda che ha appena salutato Nino Cerruti e André Leon Talley.