Il mondo della moda piange la scomparsa di André Leon Talley. Il celebre fashion editor afroamericano si è spento a New York dopo una carriera costellata di successi. I suoi primi passi nel mondo dello stile risalgono al 1974 quando affianca Diana Vreeland al Metropolitan Museum of Art come stagista. La famosa giornalista di Vogue nota le sue capacità e lo segnala ad Andy Warhol che lo assume al magazine Interview per cinquanta dollari alla settimana.
Laureato in letteratura francese, Talley ricoprì il ruolo di responsabile della sezione di Parigi di Wwd cui seguirono impieghi presso W e The New York Times, prima di approdare a Vogue. Dal 1983 al 1987 ricoprì l’incarico di fashion news director e, dal 1988 al 1995, il ruolo che lo ha reso una celebrità nell’editoria di settore e non solo: direttore creativo della principale testata di Condé Nast. In quegli anni è riuscito a introdurre la propria visione lavorando a stretto contatto con Anna Wintour oltre a diventare un punto di riferimento per i fashion designer più influenti. Nel 1995 lasciò il suo incarico a Vogue restando contributing editor della testata, ma traslocando a Parigi, due anni dopo rientrò come editor-at-large fino al suo addio definitivo nel 2013. Confidente di stilisti del calibro di Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Paloma Picasso e Diane von Furstenberg, ha sempre avuto uno spiccato interesse anche per i designer emergenti. Ha scritto le autobiografie ‘A.L.T.: A Memoir’, ‘A.L.T. 365+’ e infine, nel 2020, ‘The Chiffon Trenches: A Memoir’. In quest’ultima ha raccontato senza mezzi termini il suo conflittuale rapporto con Wintour descrivendola con parole spesso poco lusinghiere. Il manoscritto, divenuto un best seller, evidenzia anche le difficoltà affrontate durante la sua carriera, soprattutto legate alle discriminazioni razziali e fisiche.
Talley è riuscito a farsi strada nell’immaginario collettivo anche oltre il sistema moda grazie alla partecipazione a progetti di grande risonanza mediatica come America’s Next Top Model, ‘Sex and the City – The Movie’, videoclip musicali e interviste televisive. Ha collaborato con la famiglia Obama e condotto un programma radiofonico. Nel 2014 è stato nominato direttore artistico di Zappos Couture, nel 2020 è stato insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dalla repubblica francese. Nel 2016 il regista Kate Novack gli ha dedicato il documentario ‘The Gospel According to André’, presentato al Toronto Film Festival. Stilisti, fashion editor, modelle e addetti ai lavori stanno condividendo sui social network il proprio cordoglio per la sua scomparsa a 73 anni.
Ralph Toledano, presidente della Fédération de la Haute Couture et de la Mode ha appena dichiarato: “André Leon Talley era un giornalista fenomenale in grado di sorprenderti con analisi stilistiche e l’intera storia della moda in generale. Soprattutto, è stata l’unica persona in grado di opporsi a Karl Lagerfeld due giorni prima di una sfilata. Non lasciò correre e Karl gli diede ascolto. È una scena che è rimasta incisa nella mia memoria”.