Sartorialità, ecosostenibilità e tecnologia si incontrano per la stagione 2022/23 di Tombolini. Il brand marchigiano porta a Pitti Uomo le collezioni Tombolini – Zero Gravity e Tmb Running, affiancando all’heritage anche la costante volontà di ricerca e innovazione. Tra le diverse proposte, Zero Gravity è la massima espressione della leggerezza dei tessuti, un perfetto mèlange di lane stretch, cashmere e seta. “La nostra produzione è made in Italy e sono italiani anche i nostri fornitori – ha spiegato Silvio Calvigioni Tombolini, responsabile marketing e commerciale dell’azienda di famiglia -. Da tempo siamo impegnati nel ridurre l’impatto ambientale dei processi, e nel portare sul mercato prodotti destinati a durare nel tempo. Le novità presentate a Pitti Uomo 101 sono la testimonianza degli sforzi fatti per confermare l’alta qualità dei prodotti a marchio Tombolini e per rispondere a una sempre più spiccata sensibilità del consumatore rispetto a temi green”.
La capsule Zero Impact, anch’essa al debutto a Firenze, si candida, appunto, a esempio di produzione verde, con uno sguardo rivolto al futuro. Tra i protagonisti, l’abito washable realizzato con materiali lavabili in lavatrice e antibatterici e l’abito biodegradabile. A basso impatto sono anche elementi accessori come gruccia ed etichette. L’innovazione è stata possibile grazie all’utilizzo di fibre naturali ed organiche. Le tecniche produttive limitano i consumi di acqua e Co2.
Oggi è l’export a trainare la performance dell’azienda, con un ottimo riscontro da Russia, Nord Europa e Stati Uniti. Anche l’Italia però registra un trend positivo. “Il 2021 – ha continuato Tombolini – ha avuto un inizio complesso. Il secondo semestre però è stato all’insegna della ripresa, che ci ha permesso di chiudere a +20% sull’anno precedente. Nel 2022 stimiamo di tornare ai livelli pre-Covid. Le pre-collezioni che hanno debuttato a novembre ci hanno già dato grande soddisfazione. Certamente, l’anno si è aperto con numerose incertezze, legate all’evoluzione della pandemia, ma possiamo essere ottimisti”.