Nei primi nove mesi del 2021, Salvatore Ferragamo ha registrato un fatturato consolidato di 785 milioni di euro, in crescita del 33,9% a tassi correnti (+35,3% a tassi costanti) rispetto allo stesso periodo del 2020. Il dato, ricorda Reuters, resta lontano dai 994 milioni dello stesso periodo del 2019. Nel terzo trimestre, la progressione dei ricavi è stata del 17,1 per cento sul Q3 2020.
In netta progressione la redditività: nei nove mesi al 30 settembre scorso, l’ebitda si è attestato a 202 milioni di euro, contro i 78 milioni dei primi 9 mesi del 2020, mentre l’utile netto ha toccato i 40 milioni di euro, dalla perdita di 96 milioni di un anno prima.
A livello geografico, l’Asia Pacifico si conferma il primo mercato per la griffe (genera oltre il 47% del fatturato totale), con vendite in aumento del 22,7 per cento. Nei nove mesi il Giappone ha riportato un incremento dei ricavi del 4,9%, ma ha perso terreno (-8,6%) nel terzo trimestre, a causa delle restrizioni legate al Covid-19. L’area Emea ha chiuso i primi tre trimestri in salita del 16,8% e il Q3 a +6,1 per cento. Infine, il Nord America è balzato in positivo dell’85,1% nei nove mesi e di un +65,7% (a cambi costanti) nel terzo trimestre.
Quanto ai diversi canali di vendita, il retail ha registrato, al 30 settembre 2021, ricavi in aumento del 37,2 per cento. Nel solo terzo trimestre 2021, la performance segna un +21,8 per cento. Il wholesale cresce del 27,1% nei nove mesi e del 6,3% nel solo Q3. Segno più anche per l’e-commerce (+53,7% nei 9 mesi, +24,2% nel Q3).
“La maggior parte dei gruppi di lusso ha ormai superato i livelli pre-Covid – riflette Reuters -. Ferragamo però è stato colpito più duramente dalle ricadute della crisi del coronavirus lo scorso anno, ed è ancora impattato negativamente dalla sua elevata esposizione ai negozi negli aeroporti e al travel spending”.
In mattinata le azioni della maison toscana sono arrivate a perdere anche 8 punti percentuali a Piazza Affari, facendo peggio dei titoli del settore, comunque oggi tutti molto penalizzati.
I vertici di Salvatore Ferragamo hanno segnalato che il quadro di mercato rimane volatile, in conseguenza della pandemia, ancorché in fase di progressivo recupero. Di conseguenza, il management ha deciso di non fornire previsioni dettagliate relative alla chiusura dell’esercizio, “mentre si conferma il miglioramento della performance dei mercati a più alta contribuzione”.
A partire dal 1° gennaio 2022, Marco Gobbetti assumerà l’incarico di amministratore delegato e direttore generale di Salvatore Ferragamo. La maison ha aggiunto che il cda ha approvato, in vista dell’arrivo del nuovo AD, un aggiornamento della politica delle remunerazioni da sottoporre all’ok dell’assemblea, che si terrà il 14 dicembre. La nomina di Gobbetti è stata annunciata lo scorso giugno. Il manager lascerà il vertice di Burberry dopo quattro anni.