Si chiudono a quota +54% sul 2020 i primi nove mesi dell’anno fiscale di Moncler. Con un balzo del 20% rispetto al medesimo periodo del 2019 pre-pandemia. I ricavi si sono assestati a 1,17 miliardi di euro, contro i 765,1 milioni del 2020. A trainare il risultato è stata la performance del terzo trimestre, archiviato con un fatturato da 555,5 milioni di euro in crescita del 55% su base annua e del 33% rispetto allo stesso quarter di due anni fa.
Le entrate del marchio ammiraglio hanno pesato per circa un miliardo su quelle complessive, in aumento del 33% sul 2020 e del 4% sul 2019. Relativamente al suo pattern geografico, in Asia i ricavi nei primi nove mesi hanno registrato una crescita del 18% sul 2019 e il terzo trimestre è arrivato a +24%, soprattutto grazie a Cina e Corea. In peggioramento invece il Giappone, penalizzato dalle restrizioni imposte dal perdurare della crisi sanitaria.
Le Americhe hanno registrato un +14% rispetto ai primi nove mesi di due anni fa e un +10% nel trimestre, guidato dalle prestazioni del canale direct-to-consumer in miglioramento rispetto alla prima parte dell’anno. In flessione, invece, l’area Emea, i cui ricavi sono diminuiti del 12% rispetto ai primi nove mesi del 2019, in significativo miglioramento nel terzo trimestre, che ha registrato una flessione ancor più contenuta (-2%) rispetto ai livelli pre-pandemia.
“Oggi presentiamo i risultati dei primi nove mesi del gruppo Moncler che si sono rivelati superiori alle nostre stesse attese”, ha commentato il presidente e CEO Remo Ruffini. “Un trimestre importante per le performance registrate, ma anche fondamentale per prepararci ad affrontare gli ultimi mesi dell’anno, per noi sempre significativi. Un trimestre che è stato denso di progetti e di obiettivi raggiunti. Abbiamo presentato Moncler Genius 2021 con uno show sia digitale che fisico. Abbiamo concluso l’internalizzazione del business e-commerce di Moncler in tutto il mondo, abbiamo inaugurato importanti flagship, e con Stone Island abbiamo lanciato una collaborazione con New Balance. Ci stiamo preparando nel migliore dei modi per affrontare i prossimi mesi con l’obiettivo chiaro di continuare a rafforzare il nostro Gruppo nel segmento del nuovo lusso. E per questo ringrazio ancora una volta tutte le mie persone che sono costantemente pronte ad accettare tutte queste sfide e a portarle sempre a termine”.
Anche Stone Island ha seguito il trend della casa madre nei nove mesi del fiscal year, i primi sotto Moncler che l’ha acquisito lo scorso dicembre con un maxi deal da 1,15 miliardi di euro. I ricavi del brand guidato da Carlo Rivetti sono ammontati a 244 milioni di euro, di cui 156,4 milioni consolidati nei risultati del gruppo, con una crescita del 27% sul 2019. Anche in questo caso, notevole l’accelerazione dell’ultimo trimestre, con entrate da oltre 100 milioni di euro e buone performance in tutti i mercati e canali.
I risultati trimestrali hanno battuto anche le aspettative degli analisti che, come riporta Business of fashion, avevano stimato un fatturato complessivo di 538 milioni di euro, 446 milioni per il solo marchio Moncler e 92 milioni di euro per Stone Island. “I numeri del terzo trimestre sono solidi e hanno battuto del 3% le nostre stime”, hanno commentato gli analisti di Mediobanca, si legge su Il Sole 24 Ore. Anche Equita descrive un quarter sovraperformante, “sia sopra le nostre stime che si attestavano a 534 milioni, sia sopra il consensus per 538 milioni”.
Intanto, nella seduta di ieri il titolo Moncler ha chiuso in rialzo dell’1,73% in Piazza Affari.