Moncler e Sportswear Company, società che detiene il marchio Stone Island, hanno siglato un accordo secondo il quale Stone Island entra a far parte di Moncler per sviluppare insieme una nuova visione di lusso. Con questa operazione, dal valore di 1,15 miliardi di euro, uniti dalla filosofia ‘beyond fashion, beyond luxury’, i due brand italiani rafforzeranno infatti la loro capacità di essere interpreti delle evoluzioni dei codici culturali delle nuove generazioni consolidando il loro posizionamento all’interno del segmento del nuovo lusso. Un concetto caratterizzato da esperienzialità, inclusività, senso di appartenenza a una comunità, e contaminazione di significati e mondi diversi come quello dell’arte, della cultura, della musica e dello sport.
“Da sempre – dichiara Remo Ruffini, presidente e AD di Moncler – ho lavorato per costruire un brand forte, dove unicità e vicinanza con il consumatore sono stati i principali cardini di uno sviluppo sempre oltre le mode e le convenzioni. La condivisione di una stessa visione ci porta oggi a unirci a Stone Island per disegnare insieme il nostro futuro. I brand Moncler e Stone Island vogliono proporre alle nuove generazioni un nuovo concetto di lusso, lontano dai canoni tradizionali in cui i giovani non si riconoscono più. Quello in cui crediamo è un universo aperto e partecipativo, che vive di community, esperienzialità e di scambi culturali”.
Ruffini e Carlo Rivetti, presidente e AD di Stone Island, il quale a seguito dell’esecuzione dell’operazione entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Moncler, consolidano così la loro visione del futuro e mettono a fattor comune culture imprenditoriali, manageriali e creative, oltre al loro know-how tecnico di prodotto per rafforzare la competitività dei brand Moncler e Stone Island nel pieno rispetto delle identità e dell’autonomia dei marchi accelerando il percorso di sviluppo di entrambe le aziende. “È un’unione – continua Ruffini – che si concretizza in un momento difficile per l’Italia e per il mondo, quando tutto sembra incerto e imprevedibile. Credo però che sia proprio in questi momenti che si debbano stimolare nuove energie e nuove ispirazioni per progettare il domani. È un’unione di due brand italiani con gli stessi valori, lo stesso rigore gestionale, la stessa passione per l’innovazione, lo stesso amore per le proprie persone e la stessa voglia di futuro. La celebrazione della resilienza di un Paese che nessuna crisi potrà mai fermare”.
Moncler metterà a disposizione di Stone Island conoscenze ed esperienze per valorizzarne il grande potenziale di crescita in particolare nei mercati americano ed asiatico e nel canale Dtc (Direct to Consumer), oltre a condividere la cultura della sostenibilità che ha permesso all’azienda, per il secondo anno consecutivo, di posizionarsi al primo posto come Industry Leader del settore “Textile, Apparel & Luxury Goods” negli indici Dow Jones Sustainability World and Europe. “Inizia così un nuovo capitolo per Stone Island – sottolinea Rivetti – l’inizio di un cammino che aiuterà il nostro marchio ad esprimere pienamente tutte le sue potenzialità, mantenendo al tempo stesso intatta la sua forte identità di marca e continuando ad alimentare la sua cultura per la ricerca e la sperimentazione. La nostra sede di Ravarino continuerà a rimanere il cuore pulsante del brand e un centro di eccellenza che verrà ulteriormente valorizzato ed io e il mio team continueremo a fare quello che da tanti anni facciamo con grande passione continuando a ricoprire i ruoli attuali”.
Nell’esercizio 2020 (novembre 2019 – ottobre 2020), Stone Island ha registrato un fatturato pari a 240 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al 2019. Nel periodo, il brand ha generato il 28% del fatturato nel mercato domestico, il 52% nel resto d’Europa e il 20% nel resto del mondo. A livello di canali, il wholesale ha generato il 78% del fatturato, mentre il restante 22% è stato generato dal canale online e da una rete di 24 negozi gestiti direttamente.