Nonostante la crisi pandemica che ha coinvolto il mercato globale, Alviero Martini si appresta a chiudere un anno memorabile, che non guarda con troppa nostalgia al 2019 pre-pandemia e si focalizza sui nuovi progetti. Primo fra tutti, il ritorno, avvenuto alla fine del 2020, nel segmento dell’orologeria, con il lancio della collezione autunno/inverno 2021/22 Alviero Martini 1a Classe Watches, presentata oggi in conferenza stampa.
La linea di segnatempo, fedele al tradizionale pattern del brand declinato nella palette cromatica del ‘Geo rouge’, è il risultato dell’accordo di licenza firmato nel 2019, e concretizzatosi lo scorso ottobre, con Thom Trade Italy, newco del retailer francese specializzato in orologeria e gioielleria Thom Group. Una novità per entrambi i partner: quasi un nuovo debutto per Alviero Martini, che non presidiava più il segmento degli orologi ormai da anni, e per Thom Trade Italy, che per la prima volta si occupa dell’intera supply chain del prodotto affidatogli, dal design alla produzione fino alla distribuzione.
“La prospettiva che ci ha fatto propendere per una licenza era proprio la possibilità di seguire l’intera catena, sfruttando anche le nostre capacità di design, mentre tipicamente con la nostra commercializzazione seguiamo solo l’ultimo tratto della filiera”, ha spiegato Andrea Busato, general manager di Thom Trade Italy, a Pambianconews in occasione del press day. “Alviero Martini è venuta da noi perché voleva riprendere in mano questa categoria merceologica che aveva da tempo dismesso, e le nostre proposte si sono dimostrate subito allineate con il mood e il dna del brand. Ci siamo trovati in sintonia fin da subito. Loro cercavano proprio una licenza per il mercato italiano, che noi copriamo con Thom Trade Italy. Siamo partiti con entusiasmo nonostante il Covid e alla fine questa si è rivelata davvero una storia di successo: anche nel periodo di maggiore vincolo imposto agli spostamenti, Alviero Martini si vendeva. Per posizionamento abbiamo optato per una distribuzione selettiva, dicendo anche dei no”.
Gli fa eco Irene Ferrario, direttrice marketing di Alviero Martini 1a Classe, che ha raccontato con entusiasmo della scommessa fatta con la newco: “Dal 2016 al 2019 abbiamo fatto un grande lavoro sul core business, puntando sulle merceologie direttamente prodotte da noi, dallo stile e il prodotto fino alla distribuzione e alle campagne di comunicazione. Abbiamo poi iniziato a studiare come riestendere la gamma ad altre categorie merceologiche che siano innanzi tutto complementari all’offerta del marchio, con partner affidabili dal punto di vista sia della struttura del partner sia di una visione valoriale condivisa, nell’ottica di una valorizzazione del marchio a medio-lungo termine”, ha spiegato a Pambianconews.
“Con Thom Trade ci siamo sentiti di fare questo salto – ha proseguito la manager – e ne siamo soddisfatti, anche sul versante del riscontro economico. Con la stessa logica non è detto che non intraprenderemo un percorso simile anche per altre merceologie.”
Riguardo alla distribuzione, con Thom Trade Italy limitata al mercato italiano, Ferrario non esclude la possibilità per il marchio di guardare anche ad altri mercati, eventualmente sotto forma di distribuzione. Lo stesso Thom Trade Group, a cui la divisione italiana fa capo, ha una significativa rosa di mercati di sbocco. “Il bilancio comunque è assolutamente positivo, con risultati anche al di sopra delle aspettative: stimiamo di chiudere il 2021 con numeri che supereranno persino i livelli pre-Covid di due anni fa”.