Emanuele Farneti dà l’addio a Condé Nast. Il giornalista romano ha dato le dimissioni da direttore di Vogue Italia, Uomo Vogue e Ad, lasciando il ruolo che ricopriva dal 2017.
I rumors erano nell’aria già da tempo, ma il nuovo giro di poltrone nel management dell’editore è stato ufficialmente confermato solo ora, e si inserisce all’interno di un piano più ampio di riorganizzazione aziendale di Condé Nast Italia. Un processo che interessa tutti i settori dell’azienda e che prevede la sostituzione della figura dei direttori con quella dei coordinatori.
La dipartita di Farneti, che decorrerà dopo l’uscita del numero di settembre, segue quella di molti dei suoi colleghi caporedattori europei delle testate di moda, come Germania, Spagna e India, nonché l’uscita di Luca Dini, direttore editoriale* di Condé Nast Italia e direttore di Ad e Traveller, lo scorso autunno.
La nuova strategia editoriale prevede che sia Edward Enninful, al timone di British Vogue, a supervisionare tutte le divisioni europee della rivista, incluso Vogue Italia, senza però subentrare come caporedattore nelle regioni in cui leader come Farneti si sono recentemente dimessi.
L’erede di Farneti alla guida di Vogue, rivela Prima Comunicazione, sarà Francesca Ragazzi, da tre anni fashion market director delle testate e con alle spalle una collaborazione con Anna Wintour, direttrice editoriale globale di Vogue.
“È stato un onore continuare la tradizione di innovazione, superamento dei confini e image-making realizzata attraverso una prospettiva unicamente italiana costruita dal mio grande predecessore, Franca (Sozzani, ndr)”, ha scritto Farneti su Instagram. “Ci sarà tempo per raccontarvi la mia prossima avventura. Oggi è dedicato agli addii e ai ringraziamenti. Devo la mia sincera gratitudine a coloro che mi hanno dato l’opportunità di dirigere questa rivista. A tutti i miei compagni di viaggio: sono certo che manterrete alto lo spirito di Vogue Italia anche in un nuovo contesto”.
*Notizia modificata il 26/07 alle ore 10:00
Precedentemente la carica di Luca Dini era stata indicata come direttore generale. Ci scusiamo con i lettori.
Inoltre, Condé Nast ha fatto sapere che, contrariamente a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa, l’informazione sulla designazione di Tamu McPherson nel ruolo di coordinatrice di Ad non è corretta.