El Corte Inglés ripensa il proprio business. La catena spagnola di centri commerciali ha attraversato l’ultimo anno e mezzo di crisi pandemica non senza difficoltà nel doversi adattare a nuove dinamiche e abitudini di consumo, con perdite storiche che hanno portato solo pochi mesi a fa a un taglio del personale che ha interessato 3mila dipendenti.
Ma la riorganizzazione aziendale preannunciata sembra essere più profonda e destinata a dispiegarsi in un piano d’azione quinquennale che sarà ufficializzato durante la prossima assemblea degli azionisti prevista per domani 23 luglio. Durante l’incontro, il CEO Víctor del Pozo presenterà il piano strategico 2021-2026 che illustrerà il nuovo corso dei department store più celebri di Spagna, con l’avallo di agenzie di rating quali Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, sebbene abbiano abbassato l’outlook prima stimato.
Parte del piano sembra essere la diversificazione del business e l’alleanza sinergica con altri player. Strategie che ha già preso il via con la fusione della divisione viaggi della società con Logitravel e che darà vita a una nuova società con oltre 500 punti vendita in tutto il mondo e un’ampia copertura online. C’è stato poi l’acquisto della catena di supermercati Sánchez Romero, di cui El Corte Inglés assorbirà dieci stabilimenti situati a Madrid per una superficie di vendita pari a circa 9mila metri quadrati. Una mossa strategica per promuovere il comparto alimentare, dimostratosi così resiliente.
La nuova strategia include anche l’accelerazione e il potenziamento della transizione digitale, con il lancio di una nuova app che possa resistere alla concorrenza di Amazon e affiancare alla rete di centri commerciali una più efficiente copertura digitale. Sempre in quest’ottica, El Corte Inglés ha anche recentemente inaugurato una filiale logistica all’interno di Sicor, specializzata in sicurezza e nuove tecnologie, e siglato un accordo con la società energetica Edp per offrire soluzioni fotovoltaiche di autoconsumo ai propri clienti attraverso l’installazione di pannelli solari.
Ampliamento del proprio business e investimenti su tecnologia, innovazione e digitale, dunque, per il prossimo futuro dell’insegna spagnola, ma anche un severo taglio dei costi per raggiungere dei precisi obiettivi finanziari: il primo, un ebitda da 1.500 milioni di euro, che segnerebbe così un aumento del 37% rispetto al 2019/20 e un incremento annuo del 7,5% durante l’intero lustro in esame.
E intanto la catena guarda anche all’Ipo. Lo sbarco in Borsa era già nei piani dell’azienda e risponde all’impegno verso l’investitore Al Thani, che detiene il 10% del capitale. Originariamente prevista per il 2020, a causa della pandemia la data della quotazione è poi slittata al 2024.
Nell’ultimo fiscal year l’azienda ha registrato perdite da 2.945 milioni di euro, le più ingenti della sua storia, con un calo del fatturato pari al 31,6 per cento.