Gismondi 1754, realtà genovese della gioielleria di alta gamma, coferma il segno più nel secondo trimestre del 2021 e registra la ripartenza di Stati Uniti ed Europa. Nei tre mesi, il fatturato gestionale consolidato ha superato i 2,5 milioni di euro, in crescita del +55% rispetto al secondo trimestre 2020. Nel Q1 le vendite erano pari a 1,4 milioni di euro. “Rispetto al Q2 2020 – si legge nella nota -, la crescita del secondo trimestre 2021 è stata spinta dalle vendite nel canale wholesale, sia a livello europeo che negli Usa, con variazioni percentuali in tripla cifra”. Anche il segmento “Special Sales”, che caratterizza la filosofia del su misura Gismondi 1754, ha messo a segno un +19% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Analizzando i ricavi per aree geografiche, al 30 giugno 2021 cresce percentualmente l’incidenza sul fatturato dell’area Usa, che rappresenta il 25% dei ricavi, mentre stabile l’Italia che rappresenta il 25 per cento. L’Europa, complessivamente, vale circa il 54% del fatturato di Gismondi 1754, mentre iniziano a dare segnali l’area russa (3%) e l’Australia, che al 30 giugno 2021, vale circa il 2% del fatturato.
Confrontando i dati consolidati gestionali del primo semestre 2021, Gismondi 1754, con ricavi pari a 3,9 milioni di euro, cresce del 66% sul primo semestre 2020 e del 76% rispetto al primo semestre 2019.
“Chiudiamo un altro trimestre all’insegna della forte crescita e ogni termine di confronto con gli esercizi precedenti è molto positivo. Anzi, miglioriamo di quasi l’80% sul dato semestrale del 2019, quando il covid non era parte della nostra quotidianità”, ha commentato Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754.
“La ripartenza del mercato statunitense – ha concluso l’imprenditore – è motivo di ulteriore orgoglio in quanto testimonia come la strategia di mantenere il presidio sia stata premiante, grazie anche alla diversificazione geografica e di offerta per canale di vendita, che ci ha consentito di non perdere competitività quando alcune aree erano più in difficoltà. Ci aspetta un secondo semestre di ulteriore consolidamento, nel solco di quanto intrapreso nella prima metà dell’anno”.