Si chiama Trick l’iniziativa coordinata da Fratelli Piacenza Spa e di cui Smi sarà garante istituzionale. Obiettivo, creare un software pensato per le piccole e medie imprese che consenta la completa tracciabilità.
Gli addetti ai lavori del settore moda se lo ricorderanno bene: di tracciabilità, ovvero di strumenti che consentono al consumatore di conoscere a fondo il prodotto e i vari passaggi che hanno portato alla sua realizzazione se ne parla da quasi 15 anni. Da sempre con esiti poco fortunati. Prima con disegni di legge in Italia e poi in Europa con l’obbligo dell’indicazione di origine (poi naufragato). Ora che tutte le ricerche di mercato indicano come prioritaria la comunicazione verso un cliente più attento e più desideroso di essere accompagnato da un flusso di informazioni su ogni aspetto del suo consumo, ecco che la tracciabilità torna ad essere in cima alle agende non solo delle associazioni di categoria del tessile-moda, ma anche delle aziende stesse di moda. Quello che ora sta facendo la differenza sarà l’utilizzo della tecnologia della blockchain. E non è solo una questione puramente tecnologica. La conferma che la Blockchain sia diventato un argomento caldo arriva anche dal progetto Aura Blockchain Consortium promosso dai colossi Lvmh, Prada e Richemont: i tre gruppi hanno lanciato una piattaforma aperta a tutti i marchi del lusso, finalizzata a offrire ai consumatori maggiore trasparenza e tracciabilità. Secondo gli esperti, nel caso dei big del lusso il progetto è finalizzato soprattutto alla gestione del mercato del second hand, ormai diventato un business importante e dove emerge sempre di più la necessità di verificare l’autenticità dei singoli prodotti. È, tuttavia, pur sempre un segnale molto importante, tanto che anche per le piccole e medie imprese si stanno studiando soluzioni attraverso l’uso della tecnologia. Nel 2019 il Mise insieme a Smi e Ibm ha lanciato un progetto di tracciabilità per il made in Italy attraverso la blockchain conclusosi dopo la presentazione dello studio di fattibilità. Ora, con la firma arrivata a inizio maggio dalla Commissione europea, c’è un contratto per un progetto tutto italiano che si inserisce nel programma comunitario Horizon 2020.
Si tratta del progetto Trick, di cui Smi-Sistema moda Italia ricopre il ruolo istituzionale di garante e che è coordinata dall’azienda tessile Fratelli Piacenza Spa (associata a Smi) che da tre anni sta lavorando insieme a Ibm Research per digitalizzare l’intera sua supply chain, from sheep to shop, utilizzando la blockchain di Ibm per ottenere vantaggi dall’analisi dei big data e migliorare l’efficienza produttiva. Ventinove in tutto i soggetti coinvolti tra enti, associazioni e aziende con una nutrita partecipazione italiana. Oltre a Piacenza, stanno lavorando a questo progetto Ibm Israel, Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie), Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), Polimi, Piattaforma Tecnologica Europea del Tessile/Abbigliamento e Agenzia Delle Dogane italiana.
“Lo scopo del progetto – spiega a Pambianco Magazine Mauro Chezzi, responsabile politica industriale, economia ed impresa di Smi e vicedirettore dell’associazione – è creare una piattaforma digitale blockchain affidabile e sicura per il settore tessile in una prima fase e poi anche per il settore food”. Il progetto Trick rappresenta quindi un’evoluzione del discorso blockchain lanciato nel 2019 dal Mise insieme a Smi e Ibm: l’obiettivo sarà creare concretamente dei software che siano gestibili e attuabili per le Pmi europee anche in funzione dei costi. “Inoltre, con questo progetto si creeranno le basi per una standardizzazione blockchain su scala europea per il tessile ed il food”, aggiunge Chezzi. Il modello di tracciabilità proposto terrà in considerazione per il suo sviluppo modelli sostenibili sia dal punto di vista dell’impatto ambientale che etico e sociale. “Attraverso la piattaforma le aziende potranno raccogliere dati protetti per prodotti, semilavorati e servizi lungo tutta la catena di fornitura creando così modelli di supply chain trasparenti al fine di garantire la qualità di produzione e definirne la provenienza in modo univoco”, aggiunge.
Il progetto pilota partirà nel settore tradizionale tessile e sarà completato da un pilota parallelo per l’abbigliamento tecnico e del workwear. “In un secondo momento la piattaforma sarà testate anche per il settore food per dimostrare la possibile estensione ad altri campi industriali”, precisa Chezzi che aggiunge: “il coinvolgimento di Enea garantirà una continuità progettuale di Smi rispetto ai progetti realizzati negli anni passati, tra cui mi piace ricordare lo sviluppo della piattaforma di supply chain management per il tessile E-Biz”. In tutto questo Smi avrà il ruolo istituzionale di garantire l’inclusività nel progetto delle aziende associate e promuoverà un modello di standardizzazione blockchain”.
I lavori sono iniziati lo scorso mese con la firma del contratto con la Commissione Ue a inizio maggio mentre all’inizio di giugno è stata ricevuta la prima tranche del finanziamento (che nel complesso arriva a 9,6 milioni di euro). Il 9 e 10 giugno si è tenuta la prima riunione che aveva come obiettivo allineare i partecipanti al progetto. A settembre, invece, è prevista la prima assemblea della partership di progetto a Biella, una città scelta proprio per il suo passato tessile per rappresentare metaforicamente il profondo legame tra “il passato glorioso di un settore che ha valorizzato l’immagine dell’Italia nel mondo con la più avanzata frontiera tecnologica nell’ambito della trasparenza, della sostenibilità e del rapporto con il consumatore finale”, aggiunge Chezzi.
Anche in ambito istituzionale l’attenzione verso la blockchain è sempre più alta. l’Agenzia Ice ha iniziato una sperimentazione degli strumenti della blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la lotta all’Italian sounding con l’obiettivo affiancare le aziende nella promozione dell’export. Secondo quanto risulta a Pambianco Magazine, Ice sarebbe al lavoro da un paio d’anni su questo progetto che dovrebbe essere ufficialmente presentato dopo l’estate.