Anche il fast fashion inizia la sua rincorsa per mettere a segno un 2021 superiore alla fase pre-pandemia. Lo conferma H&M, colosso svedese della moda accessibile, che, in occasione della pubblicazione dei dati del secondo trimestre, in crescita ma ancora sotto le performance dello stesso periodo del 2019, ha però dichiarato che le vendite nel periodo tra il 1 e il 13 giugno 2021 sono aumentate del 35% in valuta locale rispetto allo stesso periodo del 2020 e, soprattutto, del 2% rispetto allo stesso periodo del 2019. Si tratta di dati positivi già evidenziati la scorsa settimana dall’altro gigante del fast fashion, la spagnola Inditex aveva sottolineato ricavi in aumento del 5% rispetto al 2019 nel periodo tra il primo maggio e il 6 giugno.
Nel secondo trimestre, che va dal 1 marzo al 31 maggio 2021, H&M ha chiuso con ricavi in crescita del 75% in valuta locale rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno a 46,509 miliardi di corone svedesi (4,6 miliardi di euro). L’incremento scende a +62% al netto delle fluttuazioni valutarie della corona svedese. Rispetto a due anni prima, le vendite sono diminuite ancora del 19% poiché i negozi sono rimasti chiusi per la maggior parte del trimestre in Germania e Francia e poiché l’affluenza è stata lenta in molti negozi aperti. Secondo quanto riportato da Reuters, gli analisti di Jp Morgan hanno affermato che le vendite trimestrali di H&M hanno soddisfatto le aspettative in valuta locale, ma hanno aggiunto che i dati relativi alle vendite di inizio giugno indicano un ritmo di ripresa recente più lento per H&M rispetto invece a Inditex, gruppo che è meno esposto alla Germania dove, insieme alla Francia, i negozi sono rimasti chiusi per quasi tutto il trimestre a causa delle restrizioni anti-Covid. All’inizio del secondo trimestre sono stati temporaneamente chiusi circa 1.300 negozi. I negozi aperti hanno avuto restrizioni, ad esempio, sugli orari di apertura, sul numero di clienti e sullo spazio del negozio. Alla fine del trimestre, sottolinea la nota del gruppo, la maggior parte dei mercati del gruppo H&M presentava ancora restrizioni con conseguente riduzione del traffico e circa 140 negozi a livello globale erano temporaneamente chiusi.
Le attese sembrano tuttavia positive e confermate dai dati legati alle vendite estive. “Poiché più persone vengono vaccinate, un certo numero di mercati ha gradualmente consentito la riapertura dei negozi e la forte ripresa del gruppo H&M continua”, ha affermato la società in una nota aggiungendo però che “la maggior parte dei mercati del gruppo H&M è ancora soggetta a restrizioni e il 13 giugno circa 180 negozi sono stati temporaneamente chiusi; tutti i 50 negozi in Malesia, ad esempio, hanno dovuto chiudere all’inizio del mese”.
Il titolo sta perdendo quasi il 2% a metà mattina sulla piazza di Stoccolma. Le azioni hanno comunque registrato un aumento da inizio anno del 21 per cento.