H&M Foundation ha lanciato, senza scopo di lucro, una collezione di moda virtuale, intitolata The Billion Dollar Collection, per presentare il lavoro di 10 startup innovative e sostenibili, già vincitrici del Global Change Award. Il prezzo dei capi proposti riflette il supporto stimato che ogni azienda ritiene di aver bisogno per mettere in campo i propri progetti innovativi.
Attraverso il premio, la fondazione dal 2015 sostiene l’innovazione, riconoscendo le idee che possono rendere circolare l’industria della moda. Con oltre 20.000 ingressi dal principio ad oggi, il progetto mostra che gli innovatori sono pronti a trasformare l’industria della moda. Nonostante i clienti desiderino acquistare moda sostenibile e le aziende parlino sempre più di trasformazione, molte startup faticano però a ricevere il supporto necessario a tradurre le proprie idee in progetti di grandi dimensioni, al di là di capsule collection e pilot.
“Lavoriamo con gli innovatori ormai da molti anni e il più grande ostacolo che gli impedisce di realizzare le loro idee è la mancanza di finanziamenti e supporto per costruire soluzioni tecnologiche scalabili – ha affermato Diana Amini, global manager della H&M Foundation -. Hanno anche bisogno di partner come marchi di moda e fornitori. Con questa campagna vogliamo creare consapevolezza dell’impatto che l’innovazione sostenibile può avere se le viene data l’opportunità di crescere. Insieme, possiamo creare un cambiamento nel settore della moda in cui sostenibilità e innovazione siano implementate come pratica predefinita”.
La collezione è stata creata esclusivamente con immagini generate al computer da Mackevision, parte di Accenture Interactive. Utilizzando la più recente tecnologia Cgi di progettazione dei personaggi, Mackevision ha creato a partire da zero un avatar digitale, che anima le trame e i dettagli della collezione attraverso il movimento.
L’ approccio di Accenture alla collezione ha tenuto in considerazione anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030. Il modello mostra che ogni innovazione potrebbe avere un grande impatto positivo sul pianeta, se fosse resa scalabile. Si legge nella nota, per esempio, che una di queste dieci società avrebbe il potenziale per ottenere una riduzione netta annuale di 720mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica entro il 2030.