Il gruppo Armani diventerà dal prossimo 17 maggio fondatore sostenitore del Teatro alla Scala. L’annuncio è avvenuto nel corso del consiglio di amministrazione che ha avuto luogo ieri, nel giorno in cui i teatri nelle regioni gialle hanno riaperto e in cui l’ente lirico milanese ha posato la prima pietra della nuova palazzina in via Verdi, progettata da Mario Botta con Emilio Pizzi, per ampliare i propri spazi.
Il sodalizio tra il re della moda e la regina dei teatri lirici italiani è di lunga data: Giorgio Armani era stato tra i primi a sostenere la Fondazione, dopo la sua nascita nel 1997, e ora torna a farlo “con rinnovato impegno, in un momento particolarmente delicato per il mondo dello spettacolo”, si legge nella nota diramata dal teatro.
“Il mio impegno verso Milano, in questo ultimo anno così sconvolgente, è stato importante su tutti i fronti e non potevo certo trascurare il settore della cultura, colpito duramente in ogni suo aspetto – ha dichiarato Giorgio Armani, amministratore delegato del gruppo –. Questa nuova iniziativa è dedicata alla città di Milano, per il valore simbolico della Scala, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa, per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito, degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili come la creazione dei costumi, nel 1994, per l’Elektra di Richard Strauss diretta dal Maestro Sinopoli. Ora, più che mai, sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del prestigioso Teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale”.
Per il sindaco di Milano, nonché presidente della Fondazione lirica, Giuseppe Sala, “l’ingresso di Giorgio Armani tra i fondatori sostenitori del Teatro alla Scala è la realizzazione di un connubio già scritto nel destino della nostra istituzione culturale più prestigiosa. E per più di una ragione. La fama internazionale, l’eccellenza nel campo della creatività che hanno reso Giorgio Armani il re della moda italiana e milanese nel mondo, sono le medesime caratteristiche che hanno portato il Teatro alla Scala a essere giudicato il ‘teatro più bello del mondo’, tempio della lirica e del balletto”.
Soddisfatto anche il sovrintendente e direttore artistico della Scala, Dominique Meyer, che ha commentato: “Il Teatro alla Scala e Giorgio Armani sono due simboli dell’Italia nel mondo, ma sono anche due realtà profondamente milanesi. Essere insieme internazionali e inconfondibili, condividere gli stessi obiettivi di bellezza e ricerca instancabile della qualità, vivere dello stesso connubio tra arte e alta tradizione artigiana sono le caratteristiche che fanno del Teatro alla Scala e di Armani l’incarnazione dello spirito migliore di questa città. Per questo la nostra collaborazione è un segnale forte della volontà di Milano di ripartire, con coscienza del proprio passato e rinnovata determinazione per il futuro”.
Il gruppo torna così a schierarsi a sostegno del Piermarini, a fianco di altri marchi del lusso come Tod’s, che dal 2012 è socio fondatore permanente privato della Fondazione, e Luxottica, che dal 2016 ha intrapreso un percorso di collaborazione con il Teatro alla Scala in veste di fondatore sostenitore.